Tutto pronto per la seconda edizione di Oliveti Aperti l’evento nazionale realizzato dal Consorzio di tutela dell’Olio dop Riviera Ligure, in collaborazione con la Fondazione Qualivita e con il supporto della Regione Liguria, che dal 18 al 19 giugno 2022 animerà il turismo ligure da Ponente e Levante e che ospiterà anche il ministro del turismo Massimo Garavaglia e il sottosegretario Gian Marco Centinaio.
Sette iniziative pensate per rendere la filiera Dop dell’olio ligure protagonista: il turismo esperienziale nelle aziende (18-19 giugno), gli inediti cammini dell’olio Dop Riviera Ligure (18-19 giugno), le degustazioni di “Pane e o Olio” con i ristoranti Liguria Gourmet (8-18 giugno), l’Olio Tour Liguria in bicicletta (4-17 giugno), la tavola rotonda Turismo dop (18 giugno), il convegno sull’Oleoturismo (17 giugno) e un press tour per raccontare l’olivicoltura eroica regionale (18-19 giugno). Guida d’eccezione il comico ligure Dario Vergassola che accompagnerà il racconto alla scoperta del territorio e la visita a luoghi e simboli storici come i ‘muretti a secco’, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2018.
Un evento impreziosito da importanti attori nazionali e regionali dei settori turismo e agroalimentare, che vedono nella Liguria una delle grandi artefici per il rilancio del settore dell’Olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta. Saranno, infatti, presenti ad Oliveti Aperti 2022 il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che parteciperà a Lucinasco (Imperia) il 18 giugno alla tavola rotonda Turismo dop, il sottosegretario Gian Marco Centinaio e il senatore Dario Stefano, presenti a Genova il 17 giugno per il convegno Oleoturismo. Presenti anche le istituzioni liguri con Alessandro Piana, vicepresidente con delega all’agricoltura e Giovanni Berrino, assessore al Turismo. A testimoniare l’importanza di Oliveti Aperti anche il contributo delle organizzazioni professionali, dell’Agenzia In Liguria, di Liguria Gourmet e di 5 grandi Consorzi di tutela dop igp italiani: Parmigiano Reggiano dop, Aceto Balsamico di Modena igp, Conegliano Valdobbiadene-Prosecco dop, Asiago dop, Pecorino Toscano dop.
Protagoniste assolute saranno le 28 aziende produttrici di Olio Riviera Ligure dop, dislocate lungo tutta la Liguria, da Ponente e Levante, che offriranno ai turisti numerosi tipi di esperienza all’insegna dell’olio dop e del suo territorio: percorsi di trekking e bike, visite a oliveti e frantoi, degustazioni prodotti tipici, itinerari di arte, laboratori didattici ed eventi culturali e enogastronomici.
Novità per tutti gli appassionati di trekking saranno i 13 inediti “Cammini dell’olio Riviera Ligure dop” – gratuiti fino ad esaurimento posti e in collaborazione Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche – da percorrere a piedi tra gli storici paesaggi olivetati della regione accompagnati da guide esperte prima di degustare i prodotti tradizionali proposti dalle aziende.
«La sfida principale di Oliveti Aperti – ha sottolineato il vice presidente di Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana – manifestazione realizzata con lungimiranza dal Consorzio di Tutela dell’Olio dop Riviera Ligure insieme alla Fondazione Qualivita e sostenuta dalla Regione Liguria – è quella della multifunzionalità delle aziende produttrici e degli agriturismi. Puntare oggi sull’oleoturismo, come vedremo nel convegno del 17 giugno a Genova, vuol dire entrare con decisione in un mercato sufficientemente maturo ed orientato alle experience, in cui il 55% dei turisti svolge almeno un viaggio motivato da esperienze enogastronomiche. Sono sempre più ricercate le attività di infotainment, le visite in aziende familiari e il contatto diretto con i momenti clou del ciclo di produzione».
«Il Consorzio di Tutela è orgoglioso di essere strumento di primaria importanza per lo sviluppo dell’olivicoltura ligure, un elemento che contraddistingue la regione da secoli – ha commentato Carlo Siffredi, presidente Consorzio di Tutela olio dop Riviera Ligure. Iniziative come Oliveti Aperti hanno l’obiettivo di salvaguardare la produzione di olio di qualità e tutto il patrimonio ambientale e umano che la rende possibile».