Apre i battenti a Genova “Cibo al Centro“, il progetto per il recupero delle eccedenze di cibi freschi e freschissimi in centro storico sostenuto dal Comune e frutto del lavoro di rete di alcune tra le principali realtà di Terzo settore ed ecclesiali di Genova: Fondazione Auxilium (che è anche ente capofila), Associazione Shalom, Comunità San Benedetto al Porto coordinatore della Rete Ricibo, Banco Alimentare, Coop. Soc. Emmaus Genova, Acli, oltre alla Caritas Diocesana di Genova che ha offerto il proprio supporto in fase di avvio della progettualità.
Grazie alla collaborazione dei commercianti disponibili a donare l’invenduto del fresco e del freschissimo, Cibo al Centro raggiunge un duplice obiettivo, secondo lo spirito della legge 166/2016: ridurre lo spreco alimentare e mettere a disposizione di persone e famiglie in difficoltà alimenti di prima qualità e necessari per una corretta alimentazione.
Il polo a San Siro – 150 mq ristrutturati, oltre 50 volontari
Cibo al Centro si trova nel cuore del Centro Storico: 150 mq messi a disposizione dalla parrocchia di San Siro, punto di riferimento per molte persone e famiglie nel bisogno: qui da anni è già attivo l’emporio solidale “La Stiva” per il cibo confezionato. Ora Cibo al Centro aggiunge un importante tassello, che ha comportato la ristrutturazione di alcuni locali e l’acquisto di banchi da lavoro ed elementi frigo: «Qui si impegneranno fianco a fianco circa 50 volontari delle diverse realtà coinvolte − ricorda padre Andrea Decaroli, parroco a San Siro − che lavoreranno insieme per moltiplicare il bene, unendo l’attenzione alla dignità delle persone, all’ambiente e alle sue risorse, proprio come Papa Francesco invita a fare nel suo magistero: tutto è in relazione».
Come funziona
«Il nuovo Polo del Fresco − spiega Gian Andrea Bianchi, responsabile della Politiche del cibo di Caritas Diocesana e Fondazione Auxilium − si propone come luogo di collaborazione e punto di riferimento per le associazioni del centro storico: luogo di collaborazione perché i loro volontari si impegneranno fianco a fianco in questi locali per ricevere il cibo fresco e freschissimo, pulirlo, stoccarlo, donarlo a quanti ne hanno necessità; punto di riferimento perché le stesse associazioni indirizzeranno qui le persone e famiglie che seguono e che saranno munite di una opportuna tesserina. Un mezzo elettrico garantirà il ritiro agile ed ecologico delle eccedenze presso i commercianti dei vicoli. Cibo al Centro raccoglie quindi in un solo progetto la lotta allo spreco, la condivisione dei beni, la solidarietà tra cittadini, il rispetto dell’ambiente con la mobilità sostenibile, tutti target inseriti nel Piano Caruggi del Comune come negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu per una città più inclusiva, attenta e integrata».
Il sostegno del Comune di Genova
Il progetto rientra nel Piano Caruggi del Comune di Genova, con un sostegno di 70 mila euro per le spese di ristrutturazione, le attrezzature, l’avvio del progetto. Il piano Caruggi prevede “la valorizzazione e la rivitalizzazione del Centro Storico” e Cibo al Centro risponde pienamente allo scopo.
«Il progetto – spiega l’assessore al Centro storico Paola Bordilli – è stato uno dei primi a partire all’interno del Piano integrato Caruggi sull’asse del sociale, in cui abbiamo voluto inserire azioni tangibili per intercettare bisogni reali e dare una risposta mirata a situazioni di fragilità. Durante la pandemia abbiamo visto crescere le situazioni di difficoltà e il progetto Cibo al centro ha colto nel segno nell’intercettare un bisogno di molte famiglie. Il connubio tra sociale e innovazione nella catena logistica del recupero, del trasporto e della conservazione per la redistribuzione rappresenta un modello vincente che potrà dare risultati importanti anche nel medio termine».
«Cibo al Centro – commenta il consigliere delegato alle Politiche sociali Mario Baroni – è stato scelto, tramite un bando, perché ha presentato un modo innovativo ed efficace di dare una risposta a una richiesta, purtroppo pressante, soprattutto in alcune zone della città come il centro storico, di generi alimentari. Offrire la possibilità di distribuire, a chi ne ha bisogno, cibo fresco e freschissimo significa dare l’opportunità di portare in tavola alimenti come frutta e verdura a cui molte famiglie sono costrette a rinunciare. Ringrazio tutta la rete delle associazioni, i volontari e la parrocchia anche per l’impegno che hanno messo in queste settimane nell’affrontare l’emergenza umanitaria dell’Ucraina e nelle raccolte di generi di prima necessità».
La rete
Ogni ente coinvolto apporta e valorizza la propria esperienza. In particolare Fondazione Auxilium promuove il coordinamento generale e i servizi educativi nelle scuole del Centro Storico; l’Associazione Shalom, riferita alla parrocchia di San Siro, mette a disposizione i locali; la Comunità San Benedetto arricchisce il progetto con le buone prassi della Rete Ricibo, tra cui il supporto comunicativo sulla rete commerciale dei vicoli, la costruzione della logistica integrata del recupero da parte delle associazioni sui diversi punti vendita che hanno aderito al progetto e l’implementazione offerta dall’app Bring The Food; il Banco Alimentare rifornisce il polo delle eccedenze di prodotto fresco e freschissimo; la Coop Soc. Emmaus Genova coordina in fase di start up il recupero delle eccedenze presso i commercianti e la grande distribuzione del Centro Storico utilizzando un mezzo 100% elettrico; Acli promuove l’attività di divulgazione e diffusione dell’iniziativa.