Scade il 21 maggio il termine per presentare il modello unico di dichiarazione ambientale, con riferimento al 2021.
Tra i soggetti che devono presentare il Mud, sezione rifiuti, vi sono: imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi; imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi (lavorazioni industriali, lavorazioni artigianali, attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi, che hanno più di dieci dipendenti; chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti; commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione; imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti.
Sempre in conseguenza dello stesso decreto legislativo, soggetti che non devono presentare il Mud sono: imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi derivanti dalle stesse attività di cui al punto B ma che non hanno più di dieci dipendenti; imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi; ditte che conferiscono i propri rifiuti pericolosi al servizio pubblico di raccolta mediante convenzione, limitatamente alla quantità conferita.
Deve essere presentato un Mud per ogni unità locale e la Camera di Commercio competente per territorio è quella della provincia in cui ha sede l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione. Il Mud, completo in tutte le sue parti, deve essere presentato insieme all’attestato del versamento dei diritti di segreteria spettanti alla Camera di Commercio.
«Tramite Terservizi srl – dice Antonio Ferrarini, vicepresidente Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Genova – abbiamo istituito un apposito servizio di cui potranno usufruire tutti gli associati che potranno recarsi presso i nostri uffici e portare tutta la documentazione necessaria».
Ferrarini invita gli interessati a recarsi, previa prenotazione telefonica, negli uffici Confcommercio entro il 22 aprile. Il decreto legislativo 22/97 ha depenalizzato alcuni reati introducendo però pesantissime sanzioni amministrative (ad esempio: omessa o ritardata comunicazione Mud, tenuta incompleta registro carico e scarico, eccetera).