Chiusura in rosso per le principali borse europee (tranne Londra), che guardano alla stretta di politica monetaria annunciata dalla Federal Reserve e alle nuove sanzioni contro la Russia. Lael Brainard, componente del consiglio dei governatori della Fed, ha sottolineato che l’inflazione è «davvero troppo alta» e che per questo l’istituto centrale è pronto ad agire velocemente e in modo più aggressivo per contrastarla. La stretta comporta una serie di aumenti dei tassi d’interesse e l’inizio della riduzione del bilancio a un passo rapido, già a partire dall’incontro di maggio. Intanto il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, che guida la presidenza di turno dell’Ue, al termine dell’Ecofin ha dichiarato che i Ventisette hanno dato prova della loro disponibilità a estendere le restrizioni sulle importazioni e le esportazioni della Russia, hanno indicato la loro determinazione ad ampliare la lista delle personalità e l’elenco delle imprese assoggettate a sanzioni e hanno indicato la loro volontà di includere nelle sanzioni il settore energetico, in proporzioni e seguendo un calendario da definire. Le vendite hanno colpito in primo luogo auto, costruzioni e tech. Francoforte segna – 0,65%, Londra+0,73%, Parigi -1,28%, Milano -0,86%, Madrid +1,2%. Le nuove sanzioni annunciate dall’Ue hanno determinato un netto calo per la Borsa di Mosca (-4,4%), con l’indice Moex a 2.662 punti,
Lo spread Btp/Bund si è attestato a 163 punti (+4,97%).
A Piazza Affari sul listino principale Stm ha perso il 5,34% in sintonia con il comparto continentale a cuasa del bando delle esportazioni di prodotti high tech in Russia. In ribasso in generale i big industriali (Interpump -5,17%, Iveco -4,17%, Stellantis -3,68%) e le banche, con Unicredit -2,84% e Intesa Sanpaolo -2,53%. In rialzo titoli difensivi come i farmaceutici (Recordati +3,49%) e Campari (+2,14%), in vista della pubblicazione dei conti del primo trimestre del 2022.
Sul mercato dei cambi, si rafforza il dollaro che spinge l’euro a 1,0929 (da 1,1071) e lo yen a 123,37 (da 122,74), mentre il rapporto euro/yen è a 134,81 (134,94). il rublo ha guadagnato un po’ sull’euro, con gli scambi a sera a 91,2, mentre è ha perso qualcosa sul dollaro, scambiato a 83,5.
In lieve rialzo il prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti sale dello 0,29% a 103,57 dollari al barile, mentre la consegna giugno sul Brent guadagna lo 0,18% a 107,72 dollari. Poco mosso il prezzo del gas naturale: -1,7% a 107,7 euro per megawattora.