Dal 1 luglio le pediatrie e le neonatologie degli ospedali liguri diventeranno poli dell’istituto Gaslini. E il Gaslini sarà il primo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico a dotarsi di una rete di punti ospedalieri territoriali collegati all’hub genovese, attraverso i quali gestire in modo unitario l’assistenza pediatrica in ragione del suo livello di complessità.
Gradualmente, quindi, anche le risorse professionali mediche e delle altre professioni adibite alle funzioni sanitarie e assistenziali in ambito pediatrico e neonatologico si integreranno nell’organizzazione dell’Istituto genovese, in un percorso che si concluderà comunque entro il 31 dicembre 2023.
A coordinare l’attuazione del progetto sarà la cabina di regia regionale istituita presso la struttura di missione per la sanità ligure, integrata per l’occasione con un responsabile per ciascuna azienda. Questo è quello che prevede la delibera approvata oggi dalla giunta regionale, su proposta del presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti.
«Nella giornata in cui il Paese esce dallo stato di emergenza per la pandemia da Covid-19 – afferma Toti – abbiamo subito approvato una delibera che garantisce l’attuazione del progetto Gaslini Liguria, per garantire non solo la presenza del ‘marchio’ ma soprattutto delle professionalità in ambito clinico e scientifico del nostro Istituto di ricovero e cura pediatrico. In questo modo prosegue il percorso avviato a dicembre per attuare quello che sarà un cambiamento epocale, con la diffusione a livello regionale delle migliori risorse, umane e scientifiche, di cui disponiamo. L’obiettivo condiviso è quello di garantire la migliore risposta, la più qualificata possibile, ai bisogni assistenziali e di cura dei pazienti pediatrici, facendo in modo che le specifiche competenze e le eccellenze in ambito clinico e di ricerca scientifica proprie dell’Istituto Gaslini possano svilupparsi a beneficio di tutte le realtà territoriali liguri, determinando in questo modo anche una riduzione della mobilità passiva. Questo progetto assicurerà anche un significativo efficientamento e standardizzazione dei costi, con il contestuale potenziamento in termini qualitativi e quantitativi delle attività assistenziali erogate. Con il trasferimento del personale in capo al Gaslini, riusciremo a rispondere anche a un’altra esigenza legata alla carenza di pediatri, per altro non solo ligure ma nazionale».
Preoccupati i sindacati. la Cgil Liguria in una nota commenta: “Per l’ennesima volta si tende ad avere una visione ‘ospedalocentrica’ di servizi e sanità in questo caso pediatrici che invece, come da tempo chiede la Cgil, dovrebbero essere governate e integrate nel territorio, in una visione di medicina di prossimità e, in questo caso, di avvicinare la necessità di salute delle famiglie e dei loro bambini alla risposta sanitaria. Non si tratta di mettere in discussione il Gaslini che è una eccellenza riconosciuta a livello internazionale e che deve essere aiutata, in primis dalla Regione, a esprimere al massimo le potenzialità che gli derivano dalla condizione di Istituto di ricovero e cura pediatrico a carattere scientifico, ma di mettere in sicurezza i servizi sul territorio. In attesa di avere maggiori delucidazioni sull’operazione esprimiamo forti preoccupazioni e riserve”.