Prosegue fino al 31 luglio 2022 la sperimentazione gratuita di metropolitana e impianti verticali Amt, dopo il gradimento riscosso negli ultimi 4 mesi: «Siamo in continua crescita ma non sappiamo ancora quale sia il reale potenziale di questo esperimento − spiega il presidente di Amt Genova, Marco Beltrami − Per questo abbiamo deciso di proseguire per altri 4 mesi, vogliamo capire fino a che livello possiamo crescere e quanto incideranno i fenomeni legati alla stagionalità».
Si prevede anche qualche misura di premialità per gli abbonati, che di certo non hanno risentito del beneficio di questa iniziativa: «Soprattutto per gli abbonati storici, penseremo a qualche premio che possa coinvolgere, per esempio, i servizi di altre partecipate», osserva l’assessore comunale ai Trasporti, Matteo Campora.
I dati elaborati dal sistema contapasseggeri di Amt mostrano effettivamente un trend positivo che non si è ancora stabilizzato: rispetto a novembre 2021, mese caratterizzato da un’alta domanda di trasporto pubblico, i passeggeri degli impianti verticali sono aumentati del 5,39% a dicembre, del 14,52% a gennaio, del 29,1% a febbraio, del 33,44% a marzo. In media su ascensori e funicolari viaggiano circa 18 mila persone al giorno. Il 35% ha modificato le proprie abitudini di viaggio per sfruttare la gratuità di tali mezzi: di questi, il 43% si spostava a piedi mentre il 30% con mezzi propri.
Numeri positivi anche per ciò che riguarda l’utilizzo della metropolitana, gratuita tutti i giorni nelle fasce morbide (10-16 e 20-22): a marzo i viaggiatori sono aumentati del 18% rispetto a novembre, in particolare, e ancor più nel weekend (+33% contro il +14% dei giorni feriali). In media la metro genovese trasporta 9.515 persone al giorno e, nella fascia gratuita, sono state trasportate 36 mila persone in più nel mese di marzo rispetto a novembre 2021. Anche in questo caso il 25% dei passeggeri intervistati da Amt ha affermato di aver modificato le proprie abitudini di viaggio grazie alla gratuità: la maggior parte si serviva degli autobus, altri un proprio mezzo (il 26%), altri ancora già viaggiavano in metro, ma in altri orari, che hanno opportunamente modificato. «Siamo riusciti a ridurre il numero di auto circolanti, con circa 3 mila tragitti in meno, e abbiamo contribuito a rendere meno affollati i bus − sostiene l’assessore Campora − Possiamo dire di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo preposti».
A incentivare la prosecuzione della sperimentazione anche il finanziamento di almeno 25 milioni di euro che, in accordo con il ministero della Transizione ecologica e la Regione Liguria, verrà in parte destinato a coprire i costi della sperimentazione della gratuità dei mezzi (tra i 100 mila e 120 mila euro al mese, secondo le iniziali stime di Comune e Amt): «Siamo partiti l’1 dicembre scorso consci di avere questa copertura finanziaria, le risorse rimanenti saranno spalmate sui prossimi tre-quattro anni per una serie di articolate misure di mobilità sostenibile che interessano genovesi e attività commerciali», precisa Campora. In particolare, verranno utilizzate per incentivare cittadini e commercianti ad acquistare mezzi meno inquinanti, dalle auto elettriche alle bici fino ai veicoli commerciali: già nel 2022 potrebbe arrivare un prima tranche da 5 milioni di euro: «Stiamo definendo gli importi, ma la quantificazione pro capite sarà importante, altrimenti questo tipo di incentivo verrebbe meno», precisa l’assessore.
Una misura che si affianca ai grandi progetti di mobilità green del Comune di Genova, che, a loro volta, guardano a un obiettivo ben più ambizioso: «Puntare alla gratuità del trasporto pubblico locale, con il cosiddetto biglietto invisibile – aggiunge Campora – un sistema che comprenda tpl, ma anche car e bike sharing, in base al quale chi inquina di più paga di più, secondo le linee guida europee»