«È fuori dubbio che il governo non abbia ancora stabilito capitoli di spesa adeguati per l’accoglienza dei profughi ucraini, spero lo faccia nelle prossime ore». Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ad “Agorà” su Rai Tre, ripreso dall’Agenzia Dire.
«Ieri – dice Toti – abbiamo fatto una riunione tra governatori e Protezione civile. Alle Regioni spetta l’accoglienza immediata, ma abbiamo chiesto un censimento più preciso di chi sta arrivando: a noi manca completamente la percezione di quanti profughi stanno arrivando, salvo chi si presenta per lo screening sanitario, in Liguria circa 300 persone al giorno».
Toti sottolinea inoltre che «molti profughi non sono vaccinati e sono refrattari al vaccino, occorre fare un lavoro di sensibilizzazione molto profondo. Stanno arrivando in modo frammentario, ma ordinato perché arrivano con organizzazioni umanitarie e già con un indirizzo a cui andare, perché hanno amici e familiari qui in Italia». Tra le altre proposte delle Regioni, conclude Toti, «abbiamo chiesto un’organizzazione simile all’autonoma sistemazione di protezione civile, cioè una somma per cui i profughi possano vivere in autonomia dove ritengono perché i pocket money del sistema di accoglienza delle Prefetture non sono sufficienti».