Leonardo chiude il bilancio 2021 con un utile netto a utile netto a 587 milioni, +142%, i ricavi salgono a 14,1 miliardi (+5%), circa il 5,4%, a 14,1 miliardi di euro, grazie alla componente europea dell’elettronica per la difesa e sicurezza, ai velivoli dell’aeronautica e, in misura inferiore, agli elicotteri, che hanno compensato la riduzione in aerostrutture, sulle linee di produzione B787 e Atr. L’88% dei ricavi è rappresentato dal business difesa-governativo. Il portafoglio ordini è di 35,5 miliardi di euro. l’ebita a 1,123 miliardi (+20%). Il flusso di cassa operativo è di 209 milioni (+423%) doppio rispetto alla guidance. La società torna al dividendo: il cda ha proposto la distribuzione di una cedola pari a 0,14 euro per azione. È quanto risulta dal consuntivo approvato dal cda.
«Il 2021 è stato un anno importante – commenta l’a.d. Alessandro Profumo – il flusso di cassa operativo 2021 è risultato al di sopra della guidance e doppio rispetto alle attese. Abbiamo ripreso il percorso di crescita con risultati al di sopra dei livelli pre-pandemici, a parte le aerostrutture per le quali è in corso il piano di ristrutturazione e rilancio”, sottolinea. La solidità e i fondamentali del gruppo sono alla base della fiducia nel breve e nel medio-lungo periodo».
Leonardo precisa in una nota che “non risulta esposta in maniera significativa” verso Russia e Ucraina. L’esposizione patrimoniale a fine 2021 verso l’Ucraina è nulla mentre «nei confronti di operatori direttamente coinvolti dal regime sanzionatorio verso la Russia è pari a circa 30 milioni. Il portafoglio ordini verso la Russia è di circa 25 milioni, il portafoglio verso l’Ucraina è pari a circa 8 milioni».