Il fatturato globale 2021 dell’industria italiana della nautica sfiora i 6 miliardi di euro, l’export della produzione cantieristica ha toccato i 3 miliardi di euro. È quanto risulta dai dati di Monitor, il rapporto statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, presentati in anteprima a Expo Dubai 2020.
Confindustria Nautica si trova nella capitale degli Emirati Arabi Uniti per una duplice missione: organizza, insieme a Agenzia Ice, una collettiva di aziende italiane presso il Dubai Boat Show e partecipa al Regional Day dedicato alla Liguria presso il Padiglione italiano di Expo Dubai 2020.
«Al Dubai Boat Show – ha detto il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi – le nostre aziende rappresentano tutto il valore del Made in Italy. Confindustria Nautica partecipa a questo salone da 16 anni, organizzando la presenza delle aziende italiane insieme a Agenzia Ice. Abbiamo una forte propensione all’export, con un tasso di esportazione dell’86% della produzione nazionale di unità da diporto. Siamo leader mondiali nella produzione di superyacht (con oltre il 50% degli ordini globali) e nei settori delle imbarcazioni pneumatiche, della componentistica e degli accessori”.
Cecchi ha aggiunto che «le stime del nostro Ufficio Studi confermano una possibile crescita del fatturato globale del settore intorno a un valore di +23,8%, con un range di variazione del ±5%. Le ultime rilevazioni indicano che i dati definitivi di consuntivo 2021 (che saranno comunicati al Salone Nautico Internazionale di Genova a settembre) si attesteranno quasi certamente nella fascia superiore di stima con un fatturato complessivo che potrebbe così sfiorare la soglia dei 6 miliardi di euro, tornando ai livelli massimi già raggiunti nel biennio 2007/2008».
Andrea Razeto, vicepresidente di Confindustria Nautica, ha aggiunto che i portafogli ordini dei cantieri italiani di yacht e superyacht per molti operatori coprono addirittura il prossimo triennio, eche si registra un’ottima performance dei comparti dell’accessoristica nautica e dei motori marini. Inoltre, risultano positive anche le aspettative per l’anno nautico in corso (settembre 2021 – agosto 2022)»
Per il comparto della produzione di unità da diporto l’88% del campione intervistato indica una crescita rispetto al precedente anno nautico, mentre per i comparti degli accessori e dei motori il valore si attesta al 77%. Nessuna impresa della cantieristica ipotizza la riduzione di fatturato, mentre nel segmento accessori/motori l’8% segnala una possibile contrazione. Si deve però tenere conto che l’indagine fra le aziende è precedente allo scoppio del conflitto russo-ucraino e che, pertanto, le relative stime non tengono conto delle possibili conseguenze sull’economia mondiale.
Sul tema della crisi ucraina, il presidente di Confindustria Nautica ha confermato l’attenzione e il monitoraggio costante sugli sviluppi della situazione da parte dell’Associazione. Allo stato, il consiglio di presidenza di Confindustria Nautica, riunito in teleconferenza venerdì 4 marzo scorso, non ha registrato significative esposizioni con riferimento agli ordini delle commesse già in portafoglio dei cantieri, che prevedono consegne sino a tre anni.