La Borsa di Milano avvia in forte calo la prima seduta della settimana, con gli effetti della guerra in Ucrania e le sanzioni alla Russia. Il primo indice Ftse Mib cede il 2,45% a 21.913 punti e aumenta le perdite con il passare dei minuti. Tra le blue chips salgono gli energetici: Tenaris +5,41% e Saipem +1,39%. Pesanti cali per Telecom Italia (-9,22%), Banco Bpm (-8,4%) e Intesa Sanpaolo (-8,14%).
Anche le Borse europee avviano in profondo rosso la prima seduta della settimana. Francoforte -3,67%, Parigi -2,87%, Londra -0,7%.
Le Borse asiatiche non hanno fatto eccezione, chiudendo in pesante ribasso: Tokyo ha terminato in calo del 2,94%, con l’indice ai minimi in 16 mesi.
Volano le quotazioni del petrolio sull’ipotesi di uno stop dell’import dalla Russia: il Wti guadagna l’8,62% a 125,76 dollari al barile; il Brent vola verso i 130 dollari a 129,48 dollari (+9,63%).
Nei cambi euro ancora in calo sul dollaro in avvio di settimana: la moneta unica europea passa di mano a 1,0877 in discesa dello 0,4% sulle quotazioni di venerdì e ai minimi da giugno 2020.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in lieve aumento a 163 punti base. Il rendimento è a +1,55%.