l’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia (Icmate) del Consiglio nazionale delle ricerche di Genova coordina un innovativo esperimento che si svolgerà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, volto a comprendere gli effetti dei tensioattivi sui meccanismi responsabili della stabilizzazione delle emulsioni, con l’obiettivo di realizzare prodotti sempre più “green” per uso cosmetico, domestico e industriale.
L’esperimento, dal titolo “Particle-Stabilized Emulsions”, ha una durata prevista di quattro mesi e si svolge nell’ambito di un progetto internazionale finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), a cui partecipano partner accademici e industriali da Europa, Stati Uniti, Giappone e Russia e, per l’Italia, anche un gruppo dell’Università di Parma e lo spin-off Future Cooking Lab della stessa università.
Il ruolo di coordinamento svolto dal Cnr-Icmate, in particolare, riconosce la consolidata esperienza dell’Istituto nello studio di tensioattivi, interfacce liquide ed emulsioni, anche attraverso l’utilizzo di esperimenti in condizioni di assenza di peso.
Le operazioni sono ufficialmente iniziate lunedì 28 febbraio con l’installazione dell’apparecchiatura Soft Matter Dynamics, sviluppata da Airbus su commissione di Esa, nel Fluid Science Laboratory del modulo europeo Columbus, effettuata dall’astronauta dell’Esa Matthias Maurer (video disponibile a questo link https://www.youtube.com/watch?v=AXjdYGaYflM&t=85s, un estratto è disponibile su richiesta).