La Borsa di Milano apre in netto rialzo, dopo il tonfo di ieri per effetto dell’invasione della Russia in Ucraina. Il primo indice Ftse Mib guadagna l’1,03% a 25.136 punti, ma lima i guadagni con il passare degli scambi. Tra i titoli in rialzo Leonardo (+2,58%), Prysmian (+1,94%) e Amplifon (+1,85%). In calo Mediobanca (-3,83%) e Azimut (-2,32%).
Le Borse europee avviano la seduta in netto rialzo: Francoforte +1,27%, Parigi +0,78%, Londra +1,02%.
L’attenzione degli investitori si sta concentrando sull’impatto delle sanzioni alla Russia. Fari puntati anche sulle materie prime con il prezzo del gas (in calo all’avvio) e del petrolio.
Le Borse asiatiche hanno chiuso chiudono in netto rialzo. Tokyo ha terminato a +1,95%.
Sul fronte macroeconomico in arrivo i dati della fiducia delle imprese e dei consumatori di Italia e dell’Eurozona. Dalla Germania e dalla Francia previsto il Pil finale del quarto trimestre. Dalla Francia atteso anche il dato sull’inflazione e i consumi. Dagli Stati Uniti gli ordini dei beni durevoli, i dati sui consumi e la fiducia dei consumatori.
La crisi Ucraina continua a spingere le quotazioni del petrolio che mostrano una nuova tendenza al rialzo seppure meno forte delle fiammate della vigilia. Il greggio Wti di riferimento guadagna l’ 1,92% e torna a salire verso i 95 dollari al barile a 94,54 dollari. Anche il Brent risale e passa di mano a 101,15 dollari al barile (+2,09%).
Euro senza sensibili variazioni in avvio di giornata sui mercati valutari: la moneta unica europea passa di mano a 1,1209 dollari (1,1201 ieri sera a New York). Sullo yen lscambia a 129,26.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in aumento a 166 punti base. Il rendimento è a +1,84%.