La Liguria chiude il 2021 con 11 milioni 781 mila presenze turistiche, la quasi totalità, 10 milioni 371 mila da giugno a dicembre a causa delle chiusure per il contenimento della pandemia nella prima parte dell’anno, mentre agosto e settembre hanno superato il 2019, ultimo anno prima del Covid.
«L’obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio stagione – ha detto il presidente della Regione, Giovanni Toti – era quello di superare nel 2021 gli 8 milioni di presenze, invece siamo andati ben oltre le più rosee aspettative sfiorando i 12 milioni di turisti, un risultato che dimostra come il sistema turistico ligure sia stato prontissimo nell’intercettare immediatamente la ripresa del settore. Ora che il virus è tornato a darci tregua e che i vaccini ci hanno permesso di tornare alla vita normale».
A far registrare un nuovo aumento delle presenze è stato anche novembre di quest’anno, quando le presenze sono state 239.830 contro le 235.495. Se il 2021 ha fatto registrare un calo del turismo russo, americano e inglese, si è registrato invece un forte aumento di tedeschi, più 11,73% pari a una crescita di oltre 100 mila presenze rispetto a giugno/dicembre 2019. Ancora maggiore è l’incremento degli svizzeri, aumentati di circa il 30%, 148 mila presenze in più.
Ottimo anche l’incremento da Austria Belgio e Olanda, che anche se numericamente inferiore registrano complessivamente 50 mila presenze in più sempre rispetto al 2019.
«Dai dati dell’anno – spiega l’assessore al Turismo Gianni Berrino – si può leggere che il sistema turistico ligure, tra le azioni messe in campo da regione, sia a sostegno delle imprese con il Patto per il lavoro nel settore del turismo, sia con le campagne promozionali rivolte al mercato interno e alle nazioni limitrofi e il lavoro degli operatori ha retto in maniera più che soddisfacente all’impatto del Covid sul comparto, ripartendo a pieno regime appena le regole l’hanno consentito e rallentando ma senza fermarsi del tutto non appena, come nel mese di dicembre, vi son stati nuovi picchi e limitazioni per i turisti esteri».
«La Liguria quindi è stata particolarmente attrattiva per il turismo di prossimità – aggiunge Berrino – ma anche per gli stranieri che, non avendo troppe limitazioni essendo all’interno dell’Unione Europea hanno premiato le nostre località turistiche. Ovviamente tre mercati importanti sono stati ancora fermi (russo, statunitense e inglese) ed è auspicabile che anche per Russia, Usa e Gran Bretagna cessino le limitazioni e possano tornare turisti che da sempre amano la nostra regione».