Al termine dell’assemblea unitaria di questa mattina per decidere il futuro degli 88 lavoratori somministrati del porto, i sindacati «esprimono profonda preoccupazione per quanto emerso dal dibattito e proclamano da domani lo sciopero a oltranza».
«I lavoratori hanno declinato la prospettiva di inserimento nelle partecipate del Comune di Genova, una prospettiva poco soddisfacente sia dal punto di vista della stabilizzazione sia da quello delle mansioni – comunicano in una nota congiunta Laura Tosetti, Sergio Tabò e Roberta Cavicchioli, rispettivamente di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Liguria – A maggior ragione, appare paradossale allontanare questi lavoratori dal luogo e dalle mansioni che hanno svolto senza riserbo anche durante la pandemia e per le quali la domanda è sempre alta».
La decisione dei sindacati è “dunque l’unica opzione per avere in tempi rapidi una miglior interlocuzione con l’autorità portuale e per trovare una soluzione accettabile per i dipendenti senza indebolire l’efficienza del porto e senza trascurare la dignità professionale dei lavoratori”.