A circa un mese dal passaggio ai privati e a due mesi dall’avvio della piena operatività, «il futuro dell’ospedale di Bordighera è ancora avvolto dalla nebbia: emerge una discordanza tra le richieste della Asl 1 e i servizi proposti dal bando».
Lo afferma in un’interrogazione in consiglio regionale il consigliere del Partito Democratico Enrico Ioculano sul futuro del Saint Charles.
«A così poco tempo dal passaggio dell’ospedale di Bordighera ai privati non si sa ancora nulla sul mantenimento dello schema contrattuale o attività che sono state promesse – sostiene – Viviamo alla giornata in attesa che qualcuno dica come stanno realmente le cose».
Il presidente della giunta, con delega alla Sanità, Giovanni Toti ha assicurato che «non ci sono da parte della Asl ragioni ostative o preclusive alla stipula del contratto» e che le interlocuzioni con la società aggiudicataria riguardano alcuni passaggi contrattuali e la loro rispondenza al capitolato di gara.
«L’auspicio – conclude Ioculano – è che a breve finisca lo stato di emergenza e finalmente si scoprano le carte sulle reali intenzioni di entrambe le parti per il futuro dell’ospedale di Bordighera, una struttura sanitaria che serve una popolazione di 60mila abitanti”.