Fiab Genova, l’unità locale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, presenta ai candidati sindaco del Comune di Genova le sue proposte per una città dove gli spazi tornino a essere delle persone e non siano di esclusivo appannaggio di auto e moto. Una città dove ci si possa muovere in sicurezza in bici, a piedi, con i mezzi pubblici.
«Prima di parlare di mobilità ciclistica e pedonale è necessaria una riflessione su come venga utilizzato lo spazio pubblico nella nostra città − dichiara Romolo Solari, presidente di Fiab Genova – che è sicuramente complessa, e per questo particolarmente affascinante. Un luogo comune è la mancanza di spazi, ma se esaminiamo bene strade e piazze, ci accorgiamo che gli spazi esistono, ma vengono ripetutamente sottratti alla fruizione collettiva dall’uso esclusivo dei proprietari di auto e moto in sosta. Questo comportamento, che molti cittadini giustificano in nome della consuetudine, è un fattore che restringe non solo lo spazio destinato all’uso collettivo, ma rende angusti gli stessi spazi destinati alle persone più deboli: disabili, anziani e bambini. Ne deriva un disordine che comporta lo scadimento della qualità urbana, la diminuzione della sicurezza e l’impossibilità di godere della propria città in modo sereno».
Fiab ritene indispensabile e non più procrastinabile affrontare il tema della riorganizzazione dello spazio pubblico cittadino in modo organico e di “sistema” per questo propone ai candidati alla carica di sindaco di inserire nei loro programmi nove obiettivi che è indispensabile raggiungere in tempi brevi. Questi obiettivi vanno dalla riconquista dello spazio cittadino per chi cammina o pedala nelle strade il quale deve poterlo fare in sicurezza, all’educazione e il rispetto degli altri perché la strada è di tutti a partire dal più debole.
Per raggiungere questi obiettivi Fiab individua quattordici azioni che attraverso una migliore conoscenza del territorio vertono sull’individuazione di ogni singolo metro quadrato che può essere restituito alle persone. Una migliore logistica delle merci, attraversamenti pedonali non assediati dalle auto, estensione delle aree pedonali e zone 30, larghezza delle strade sufficiente al transito del mezzo pubblico ma non oltre, eliminazione dei parcheggi di superficie quando si costruiscono quelli nel sottosuolo sono alcune delle azioni contenute nel documento. Dopo gli spazi Fiab entra nel vivo delle proposte per rendere Genova una città più ciclabile e sopratutto più sicura per chi scende in strada.
Solari aggiunge: «Sono i nostri contributi al Biciplan della Città Metropolitana che avevamo presentato lo scorso anno. Biciplan che non è ancora stato approvato dal consiglio metropolitano nonostante si fossero dati come termine di scadenza luglio 2020. Ma questo è un altro discorso che non riguarda il Comune. Abbiamo adattato tali proposte alla realtà comunale genovese e abbiamo individuato cosa è necessario fare. Molte di queste cose non sono altro che quelle previste dalla legge quadro sulla mobilità ciclistica del 2018».
Ecco le proposte: completare la rete ciclabile primaria in sede protetta; Sviluppare tracciati ciclabili secondari di connessione di municipi e quartieri; Incentivare l’uso della bici attraverso premialità; Sviluppare ulteriormente l’intermodalità trasporto pubblico locale + bici; Migliorare la sicurezza sia attiva sia passiva; Potenziare le dotazioni e i servizi di supporto alla ciclabilità; Aumentare i poteri dell’Ufficio Smart Mobility del comune; Potenziare la comunicazione.
Il documento integrale, dove vengono declinate nel dettaglio le singole azioni, è scaricabile. Lo stesso viene messo a disposizione di tutti i candidati alla carica di sindaco e delle liste delle coalizioni. Fiab Genova rimane disponibile a discuterne con i candidati al fine di condividere le azioni e le soluzioni per arrivare ad un deciso intervento di moderazione del traffico congiunto a un aumento dell’uso della bicicletta da parte della popolazione. In sintesi: una città più accogliente verso le persone con capacità motoria ridotta e sicura per i bambini; una città più bella, vivibile, gradevole e attrattiva per i residenti e i turisti. Una città europea.