«Non faremo il Natale in zona arancione. Sono prudente, ma ottimista: se non siamo all’inizio della fine della pandemia, siamo quantomeno alla fine dell’inizio. Servono prudenza, attenzione e grande osservazione dei numeri e dei dati per eventualmente prendere misure in tempo, ma non c’è nulla che mi faccia presagire un Natale particolarmente drammatico».
Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ripreso dall’Agenzia Dire a margine del convegno sul Pnrr tenutosi a Palazzo Ducale a Genova.
«Sicuramente – aggiunge il governatore – la chiusura delle scuole può aiutare, dal momento che il maggior veicolo di circolazione del Covid sono proprio i minori che non sono ancora vaccinati, dato che la campagna è partita solo da pochi giorni». Intanto, però, da oggi la Liguria è in zona gialla: «Vuol dire che servono attenzione e prudenza, senza per questo farsi prendere da paura o terrore ingiustificato. I numeri ci dicono che, grazie ai vaccini, per ogni contagiato sono molti meno quelli che vanno in ospedale, addirittura due terzi in meno. La situazione ospedaliera è sicuramente seria, ma non certamente drammatica come l’abbiamo conosciuta in passato: via via si stanno convertendo posti letto per pazienti Covid, cercando però di sottrarre meno risorse possibili al sistema».
Il governatore spiega che «è indubbiamente la Francia a trascinare Imperia, e Imperia a trascinare la Liguria in zona gialla. Le percentuali di circolazione del virus nell’estremo Ponente sono addirittura triple rispetto alle percentuali delle altre province e questo, evidentemente, a ragione dell’interscambio con la Francia che, in quelle zone, è potente».