Chiusura in negativo per le principali Borse europee, intimorite dall’eventualità di nuovi lockdown a causa della variante Omicron. Il Dax 40 di Francoforte segna -1,88%, il Ftse 100 di Londra -0,99%, l’Ibex 35 di Madrid -0,83%, il Cac 40 di Parigi -0,82%, il Ftse Mib di Milano -1,63%. Lo spread Btp/Bund si attesta sui 128 punti (-0,32%).
A Piazza Affari sono andati in ribasso la maggior parte dei comparti, in particolare l’industria, con Cnh -3,94%, Stellantis-3,62 e la loro azionista Exor -3,89. In netto calo anche Mediobanca (-3,64). Fuori del listino principale Carige ha chiuso in notevole rialzo (+6,3%) con forte accelerazione nel finale proprio nel giorno in cui scade il termine concesso da Bper per vedersi accordare un periodo di esclusiva finalizzato allo svolgimento di una due diligence per l’ acquisizione dell’ istituto ligure. Alcuni analisti ritengono possibile un compromesso tra le parti, con una revisione delle pretese da parte di Bper. Inoltre da alcuni giorni circolano voci su altri possibili pretendenti per Carige, a partire dal fondo Cerberus.
Sul mercato dei cambi, l’euro vale 1,1298 dollari (1,1257 in avvio e 1,1277 venerdì in chiusura) e 128,137 yen (127,73 e 128,10), quando il dollaro passa di mano a 113,4075 yen (113,47 e 113,73).
In calo il prezzo del petrolio: il contratto consegna febbraio sul Brent del Mare del Nord scende del 5,22% a 69,68 dollari al barile e quello di pari consegna sul Wti del 5,84% a 66,59 dollari al barile.