«Il momento è complesso, siamo circondati da realtà che sono assai più in difficoltà di noi. Più volte abbiamo pagato qualche imprudenza di troppo, basti ricordare i voli dalla Cina a inizio pandemia. È chiaro che in questo momento l’adozione, da parte del governo, di criteri di massima prudenza, vista la situazione europea, mi sembra abbastanza giustificata».
È il pensiero di Giovanni Toti, presidente della Regione, sulla nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il provvedimento prevede nuove misure per i turisti europei vaccinati in arrivo in Italia, in particolare l’obbligo di sottoporsi a test antigenico nelle 24 ore precedenti all’ingresso, oppure molecolare nelle 48 ore precedenti.
Una misura che, al contrario, l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino ha definito in una nota stampa «una scelta folle che danneggia gli interessi nazionali e di tutto il comparto turistico».
Di parere contrario il governatore ligure che, a margine dell’incontro per la firma dei lavori di ripristino della Via dell’Amore, ha proseguito: «Credo che possa danneggiare il turismo soprattutto il permanere e il propagarsi di questa pandemia. Prima chiudiamo i conti con il Covid, prima il turismo ripartirà davvero. Vero che siamo nelle vacanze di Natale, ma è anche vero che non è la stagione di elezione per il turismo in Liguria. Spero che la partita sia chiusa prima dei grandi ponti estivi. Sarebbe il secondo anno consecutivo che viviamo con qualche difficoltà. In questo momento mi sento di dire che se siamo prudenti è meglio».
«È una misura aggiuntiva − ribadisce Toti − rispetto a Paesi come Austria, Germania e Francia, tenendo conto che il dipartimento della Provence Côte d’Azur ha 700 casi di contagio nei 100 mila abitanti a settimana e che la provincia di Imperia sta trainando la crescita del Covid in tutta la Liguria. Le politiche sanitarie in Italia per una volta ci devono far sentire orgogliosi».