Asef, l’azienda di onoranze funebri del Comune di Genova, compie venti anni e ha dotato di vetture ibride la flotta in uso alla rete commerciale e per il futuro ha programmato auto funebri e furgoni elettrici e un impianto di cremazione animali ecosostenibile. Una svolta coerente con la tradizione avviata dalla sua progenitrice, Atf.
Perché c’è un “fil rouge”, un tema che sottende 112 anni di vita delle onoranze e trasporti funebri del Comune di Genova, affonda le radici nella costituzione di Atf, l’azienda economica di trasporti funebri della città e attraversa il tempo, dal 1909 fino a giungere all’ultimo ventennio, in cui Asef ne ha ereditato i compiti, mantenendone inalterato il Dna. Un fil rouge che si chiama modernità. economicità. Qualità, valore sociale.
Tutto ciò è espresso negli atti amministrativi con cui il Comune di Genova si è dotato di Atf, nel 1909, e, successivamente, adeguandosi alle normative nazionali e regionali, l’ha prima trasformata in un’azienda speciale e, infine, in una società a responsabilità limitata. In oltre un secolo, le onoranze e i trasporti funebri del Comune di Genova sono stati un punto fermo per i cittadini, un porto sicuro dove approdare nei momenti più difficili, nel lutto e nella fragilità della perdita.
Nella delibera del 10 dicembre 1909, l’allora assessore Cuneo spiegava che il Comune di Genova, dopo un’accurata analisi durata oltre 6 anni, aveva ritenuto di fondare l’azienda economica dei trasporti funebri (Atf) per “Ragioni soprattutto d’indole morale” inducendo «La civica amministrazione a sottrarre la delicata funzione alla concorrenza ed alla speculazione privata». Al centro delle attenzioni del consiglio comunale e della giunta vi erano i cittadini, esposti alle esose tariffe delle aziende private nel momento della difficoltà. In quella stessa delibera fu identificata la sede “temporanea” dell’azienda: «Tale provvisorio impianto – diceva Cuneo – si propone venga eseguito nei locali ricavati sotto il piano stradale della costruenda via Innocenzo Frugoni”. Quella sede “provvisoria” è ancora oggi la casa di Asef, avendo nel tempo superato varie ipotesi di trasferimento e dismissione. In quello stesso documento si delineò il servizio funebre per non abbienti al prezzo calmierato di “Lire 8,80”, che includeva “Vestiario, incassamento, fermata alla chiesa, niente escluso” con un sovrappiù di “Lire 10 per la messa al cimitero” e “due squadre di necrofori”.
Fu così che nacque Atf, l’azienda del Comune che attraversò il “Secolo corto”, superò due guerre, il boom economico e due crolli finanziari, giungendo al Terzo millennio. In regime di “privativa” operò per 92 anni, fino a che la neonata attenzione al diritto alla concorrenza indusse il Comune a mettere sul mercato il delicato servizio.
Il 30 aprile del 2001 dalle ceneri di Atf nacque Asef, l’Azienda speciale del Comune di Genova. Nel piano di fattibilità, la cui redazione fu affidata ad Amga, si legge che l’intento era quello di «Fornire al cittadino un significativo miglioramento qualitativo dei servizi difficilmente realizzabile con la forma della gestione in economia».
Venivano introdotti e fatti propri dal consiglio comunale, con la delibera 48/2001, i criteri di imprenditorialità e organizzazione privatistica. Una novità assoluta. Modernità. Economicità. Qualità. Valore sociale. Ancora una volta questi valori si ritrovano negli atti del Comune di Genova, associati ora ad Asef: il servizio di onoranze funebri, si legge in delibera, «risponde a esigenze profondamente avvertite da parte della collettività cittadina» e «la sua assunzione da parte di un ente pubblico» deve essere strutturato così che «consenta anche una sorta di regolarizzazione delle tariffe, tale da mantenerle, entro i limiti sopportabili anche per le fasce di popolazione meno agiate». L’azienda speciale nasceva con una carta dei servizi improntata alla economicità e alla socialità.
Poco meno di dieci anni dopo, il 29 giugno del 2010, un nuovo adeguamento normativo induceva la civica amministrazione a mutare nuovamente la ragione sociale di Asef, facendola diventare una srl. Asef. dovette abbandonare il servizio di Polizia mortuaria, la gestione del cimitero di Staglieno e delle camere mortuarie, diventando l’azienda di oggi. Ma il Dna rimase immutato. «Le attività di onoranze e trasporti funebri – si legge in delibera – rispondono ad un bisogno sentito da tutta la collettività tale da rendere necessaria la funzione di presidio pubblico sul mercato in un settore di rilevante impatto sociale”. E ancora: Asef srl avrebbe ereditato il compito di «Protezione degli utenti in particolari condizioni di debolezza e fragilità» ispirandosi «ai principi fondamentali dell’impresa sociale».
Nella delibera di fondazione di Atf si trova anche la testimonianza dell’acquisto di auto funebri elettriche. Il fornitore era la “Società anonima costruzioni elettriche e meccaniche già Turrinelli & C.” di Milano. La civica amministrazione di Genova, dopo oltre un anno di «esperimenti eseguiti nel nostro Comune», si decise ad acquistare due «carri funebri a trazione elettrica». Era il 1909. Una speciale commissione comunale fu incaricata, per un anno, di valutare pregi e difetti della nuova vettura elettrica: «Esaminò la relazione dei tecnici – si legge -, le trattative con tutte le ditte specializzate in tali costruzioni, ne confrontò le spese d’esercizio con la trazione a cavalli, constatò il favorevole giudizio della cittadinanza e, per queste complesse risultanze, ritenne opportuno che, alla scadenza dell’appalto, l’innovazione entrasse nel campo della pratica applicata». Due autofunebri entrarono in servizio: «L’una con carrozzeria ricambiabile per trasporto collettivo di salme e per trasporto singolo di terza classe; l’altra con carrozzeria per trasporto di seconda classe, primo e secondo grado».
Oggi come ieri, Asef srl si è rivolta alla tecnologia di propulsori ibridi elettrici- termici, dotando la flotta di auto di servizio alla rete commerciale di moderne “Lancia Ypsilon” a basso impatto ambientale. Con 450mila chilometri percorsi in un anno in ambito cittadino, non è infatti solo il vantaggio economico ad avere spinto la dirigenza di Asef ad affacciarsi a questo nuovo mercato, ma piuttosto un’attenzione alla gestione “green” dell’azienda, che sta interessando tutti i settori. E, oggi come ieri, sono sotto osservazione auto funebri e furgoni a propulsione interamente elettrica che, a breve, porteranno Asef a poter contare su una intera flotta operativa ad impatto ambientale zero. Non solo: è in fase di progettazione un impianto di cremazione di animali da compagnia che muove da concetti di ecosostenibilità: approvvigionamento elettrico rinnovabile, abbattimento a zero degli inquinanti, impatto ambientale nullo.
«Sono dispiaciuto – scrive il sindaco di Genova Marco Bucci in un messaggio per la celebrazione del ventennale – di non essere riuscito a presenziare a questo importante appuntamento per Asef. Mi scuso per l’assenza e voglio farvi pervenire il mio più cordiale saluto. Vent’anni sono un traguardo importante che merita un’attenta riflessione. Asef oggi svolge un ruolo sociale di primaria importanza per Genova. L’azienda, nel 2001, ha raccolto l’eredità quasi centenaria di Atf con l’obiettivo di offrire servizi funebri di alta qualità a prezzi accessibili. Un compito non facile, frutto di un’esperienza cresciuta con tenacia dal 1909. Il lavoro di Asef prosegue portando avanti questo ideale e confermandosi ancora oggi come l’unica società partecipata del Comune che opera in piena concorrenza con i privati. Un’attività fondamentale per la cittadinanza per affrontare alcuni dei momenti più difficili della vita. Asef, oggi – sottolinea Bucci – è la prima scelta per un terzo del mercato genovese e offre lavoro a 93 dipendenti. L’azienda non ha mai dimenticato le proprie radici e porta avanti gli ideali del passato ma con un occhio all’innovazione e alle logiche del mercato. Asef ha dimostrato vicinanza alla città anche durante la pandemia, varando l’iniziativa del “funerale sociale”, offrendo quindi agevolazioni fiscali in base al reddito. Un’iniziativa di solidarietà diventata un esempio per l’intero mercato dei servizi funebri. Attenzione, rispetto e trasparenza sono i valori perseguiti in questi 20 anni, che hanno fatto crescere l’azienda confermandola come un punto di riferimento per la cittadinanza. Complimenti ad Asef per il lavoro svolto in questi anni con professionalità e competenza, e il migliore augurio per un futuro in crescita insieme alla città di Genova».
Maurizio Barabino, amministratore unico di Asef srl, dichiara: «”Sottrarre la delicata funzione alla concorrenza e alla speculazione privata”. Questo è il mandato che la giunta comunale diede all’azienda dei trasporti funebri nel 1909, quando la fondò. Lo si legge nella delibera di fondazione di Atf, l’azienda economica del Comune di Genova progenitrice di Asef. Da quell’atto è trascorso più di un secolo, ma lo spirito aziendale è immutato. Asef è al servizio dei genovesi come lo è stata Atf per oltre 90 anni. Nelle radici dell’azienda troviamo spunto per impostare un’attività amministrativa dinamica, che sappia coniugare la solidità dei bilanci con un influsso calmieratore del mercato. Asef è, infatti, l’unica società partecipata del Comune che opera in piena concorrenza con i privati. Non molti, nel 2001, quando nacque, avrebbero scommesso sulla sua longevità. Siamo felici di poter festeggiare il primo ventennio di un’azienda in piena salute e volta al futuro che oggi copre un terzo del mercato genovese e conta 93 dipendenti. Ringraziamo il sindaco e la giunta per la fiducia rinnovata e la condivisione di progetti futuri e, in generale, di una visione di azienda che coincide con una più ampia visione di città».
«In un mercato sempre più complesso e caratterizzato dal moltiplicarsi della concorrenza – afferma Franco Rossetti, dirigente amministrativo e gestionale di della società – Asef. ha avuto negli anni l’obiettivo di restare un solido punto fisso nell’offerta di servizi funebri di alta qualità a prezzi accessibili. La stabilità economica dell’azienda si coniuga con offerte ai genovesi che consentano a chiunque di accedere, a fronte di un bisogno indifferibile, ad un’onoranza funebre completa. Abbiamo recentemente varato il “funerale sociale”, legato all’Isee di chi organizza il servizio funebre, con rilevanti sgravi a parità di prodotti offerti; abbiamo promosso e stipulato numerose convenzioni con associazioni e gruppi di persone; siamo attivi nel sostenere iniziative sociali di lunga durata e importante rilievo cittadino. Ringrazio il sindaco e il nostro assessore per il sostegno e l’affiancamento a questa impostazione che ci consente di essere attivamente presenti nella Città, che serviamo fedelmente dal 1909 come Atf e dal 2001 come Asef. Asef. è una realtà che siamo fieri di rappresentare e governare, un patrimonio che consegneremo ai nostri successori e a Genova integro, solido, moderno e già proiettato verso il futuro».