1,8 milioni di euro per la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi e delle strutture, ma anche per la ricerca scientifica. Così la Fondazione David Chiossone, 150 anni di storia, avvia un importante percorso di trasformazione per i prossimi tre anni.
Il rinnovamento previsto dal piano strategico 2021-2024 della fondazione parte dall’evoluzione della missione: dalla disabilità visiva a tutte le fragilità. Mentre si conferma l’originaria vocazione per i ciechi e gli ipovedenti, il Chiossone si caratterizza sempre più, come una realtà complessa e strutturata che risponde a bisogni assistenziali diversi: anziani, pluridisabili, malati psichici, minori con disturbi dello spettro autistico.
Nella convinzione che ciascuno abbia il diritto di non essere emarginato e di disporre del massimo livello di cura e assistenza, il Chiossone vara quindi un piano di investimenti in ricerca, formazione nuove tecnologie e rinnovamento dei servizi. Gli stanziamenti sono da reperire attraverso fonti diverse: risorse interne, bandi e finanziamenti, attività di raccolta fondi, ricerca di donatori e investitori sociali.
Oltre alla riorganizzazione e al potenziamento dei servizi di riabilitazione attualmente erogati, saranno sviluppati così nuovi servizi, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, che consentano di generare valore per le persone con disabilità, in un’ottica di innovazione sociale.
Tra i progetti principali in fase di realizzazione ci sono lo sviluppo della tele-riabilitazione visiva e la partecipazione alla sperimentazione della prima retina artificiale liquida, brevettata dall’Istituto Italiano di Tecnologia.
L’attività di tele-riabilitazione, nata dalla sperimentazione condotta dalla Fondazione Chiossone durante il lockdown, diventa un progetto di portata nazionale in collaborazione con Iapb e Uici, grazie al sostegno economico di Compagnia San Paolo. Con l’investimento nella startup Novavido, insieme al partner Alfasigma, e grazie anche a un rilevante investimento sociale di un donatore privato, la Fondazione Chiossone si impegna nella ricerca che punta all’impianto della prima retina artificiale liquida.
«Il Piano Strategico 2021-2024, che presentiamo oggi, è il risultato di un percorso condiviso che abbiamo avviato nel periodo di maggior difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria – commenta Claudio Cassinelli, presidente della Fondazione David Chiossone – È proprio in tempo di crisi, quando la pandemia ha impattato con più forza sul mondo dei servizi sociosanitari e delle rsa, che siamo riusciti a mettere in campo le nostre migliori risorse, scegliendo di investire su di noi per guardare con fiducia alle sfide future e cercando il sostegno di tutti coloro che trovano nel Chiossone consonanza con i propri valori e le proprie aspirazioni».
Da Fondazione a impresa sociale
A suggellare il piano di rinnovamento, il Chiossone entrerà nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore con la nuova natura istituzionale di “impresa sociale” per la riabilitazione delle persone cieche, ipovedenti e fragili: un passo avanti che stimolerà ulteriori innovazioni e orienterà sempre più la Fondazione nella sua veste di impresa votata a realizzare servizi per i territori di riferimento.
«L’elaborazione del Piano Strategico è stato un lavoro impegnativo e di innovazione che ha visto il coinvolgimento di una pluralità di attori della Fondazione nella definizione degli obiettivi e poi, via via, nella costruzione di una Mappa strategica, di un Business Model, di previsioni economico-finanziarie e azioni da realizzare – spiega Simone Torretta, direttore della Fondazione David Chiossone – Le risorse rilevanti che abbiamo programmato per dare attuazione al Piano Strategico confermano infine l’impegno a traguardare obiettivi che sono prima di tutto ambizioni e aspirazioni delle persone fragili che si affidano al Chiossone. Parte da qui la costruzione del Chiossone del futuro».
In occasione della presentazione del Piano Strategico, e in concomitanza con la Giornata Mondiale della Disabilità, con il patrocinio del Comune di Genova e la collaborazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, il Chiossone ha organizzato inoltre per stasera, venerdì 3 dicembre alle 18 nel Cortile di Palazzo Tursi, una perfomance di light painting (nella foto), tecnica fotografica che consente di “dipingere con la luce”. Una chiave simbolica per rappresentare metaforicamente il rinnovato impegno dell’Istituto Chiossone per guardare oltre i limiti della disabilità e affiancare le persone con fragilità, affinché possano vivere pienamente, esprimendo e mettendo in luce tutte le proprie potenzialità. La performance, ideata da Liliana Iadeluca, lightdesigner e docente di illuminotecnica, sarà resa accessibile alle persone che non vedono grazie all’interpretazione creativa con tecniche miste degli allievi dell’Accademia Ligustica: Giacomo Saccomanno, Francesca Migliorin, Chiara Costa, Giada Ronco Milanaccio, Cecilia Pastorino.