«Dalla sede operativa di Genova apriamo una finestra sul mondo delle tecnologie digitali a supporto di energia e ambiente». Paolo Piccini, da poche settimane alla guida di algoWatt– Greentech solution company, nata nel marzo 2020 dalla fusione tra la genovese Softeco Sismat e l’umbra TerniEnergia, ha descritto così il nuovo “brain-hub” dell’azienda inaugurato venerdì scorso in via Sampierdarena.
Ospitata nell’antica Villa Pallavicino, (uno dei Palazzi dei Rolli), la sede di algoWatt è la vera e propria centrale operativa del gruppo quotato sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana. È proprio a Genova che l’azienda informatica progetta, sviluppa e distribuisce prodotti, soluzioni e servizi per i settori della digital energy, smart building, mobility as a service.
Aprendo i lavori dell’evento “L’energia del futuro, i codici della storia”, il presidente di algoWatt Stefano Neri ha ricordato come la società abbia completato il proprio turnaround industriale, spostandosi dalle energie rinnovabili a questi settori innovativi.
«Da utility attiva nel segmento del fotovoltaico di taglia industriale – ha precisato Neri – abbiamo dato vita, grazie alla fusione, a un nuovo soggetto operativo nel settore digitale che, dallo scorso anno, vuole rispondere ai nuovi modelli di business introdotti da digital transformation, elettrificazione, economia sostenibile. Si tratta di una visione che ha anticipato le policy nazionali ed europee e che si innesta nel percorso di creazione di valore di algoWatt che intendiamo rafforzare».
Concetti ripresi anche dall’amministratore delegato Paolo Piccini, che per accelerare il piano industriale dell’azienda, ha risposto alla chiamata degli azionisti di algoWatt lasciando il ruolo di amministratore unico di Liguria Digitale. «Si tratta di una sfida che intendiamo vincere – ha detto Piccini nel suo intervento, nel quale ha descritto la traiettoria di crescita della società nel medio periodo – divenendo i partner e gli alleati ideali di aziende e istituzioni che vogliono creare valore, con maggiore efficienza e attenzione all’ambiente. Con oltre 230 dipendenti dislocati in 7 sedi in Italia, un elevato livello di istruzione e un alto tasso di inclusione sociale, vogliamo rispondere a nuovi bisogni emergenti e creare le basi per nuove occasioni di business e crescita occupazionale. In questo senso il positivo futuro di algoWatt, rappresenta anche un bene per Genova e per l’intera Liguria».
Esponenti delle istituzioni – tra i quali il sindaco Marco Bucci, il deputato Edoardo Rixi, l’assessore regionale Andrea Benveduti, il senatore Sandro Biasotti – della comunità industriale e finanziaria e il management di algoWatt si sono confrontati sui temi più attuali dell’agenda economica europea: digitalizzazione, transizione energetica, sostenibilità, industria culturale e creativa. Gli interventi hanno sottolineato come il progetto di crescita di algoWatt si innesti nel più ampio tema dell’economia circolare e della rigenerazione urbana delle nostre città, offrendo occupazione qualificata a Genova e alimentando lo sviluppo economico del quartiere storico di Sampierdarena.