Un finanziamento di 15 milioni dall’Unione europea per la creazione di un cluster territoriale del Nord Ovest Italia, con centro in Liguria, per lo sviluppo di un progetto di economia circolare nel settore della pesca. È quanto prevede il progetto Horizon 2020 “EcoeFISHent”.
«Si tratta di un grande risultato e sono particolarmente lieto che la Commissione Europea abbia creduto nella Liguria − ha dichiarato il presidente della Regione Giovanni Toti commentando l’avvio odierno del progetto − dimostrando che quando ci sono buone idee, competenze e rete, anche una regione piccola come la nostra sa dimostrarsi competitiva a livello internazionale. Il progetto supporterà la crescita del settore della pesca ligure attraverso modelli di sviluppo innovativi basati sui principi dell’economia circolare, in linea quindi con il Green Deal europeo, e coinvolgerà per i prossimi 5 anni partner pubblici e privati che studieranno le caratteristiche degli scarti della pesca e le loro potenzialità di utilizzo in altri settori, ponendo le basi per nuovi processi di simbiosi industriale con aziende in grado di lavorare questi materiali o di trasformarli in altri beni».
EcoeFISHent, acronimo di “Demonstrable and replicable cluster implementing systemic solutions through multilevel circular value chains for eco-efficient valorization of fishing and fish industries side-streams” è uno dei soli 4 progetti approvati sui 92 presentati, in risposta all’ultimo bando europeo dedicato all’economia circolare del Programma Horizon 2020 – Green Deal e beneficerà di un contributo diretto del Programma per 15,1 milioni di Euro a fronte di un piano di investimenti complessivo di oltre 18,5 milioni.
I partner di EcoeFISHent sono 34 tra imprese ed enti di ricerca provenienti 7 diversi Paesi (Italia, Spagna, Israele, Norvegia, Francia, Bulgaria, Kenya) e appartenenti a vari settori tematici e industriali.
Per la Liguria, oltre alla Regione, rappresentata da Arpal e Filse, fanno parte del partenariato l’Università di Genova, Amiu, le imprese Micamo e Project HUB 360, Ticass (Soggetto gestore del polo Regionale di ricerca e innovazione “Energia, Ambiente, Sviluppo Sostenibile”) e altri numerosi partner pubblici e privati del territorio.
«Il tessuto economico e istituzionale del nostro territorio ha saputo fare squadra – ha commentato Lorenzo Cuocolo, presidente Filse, capofila e coordinatore del progetto – Questo progetto è una sfida per il territorio ma anche una grande opportunità per l’economia ligure, e il suo finanziamento dalla Ue dimostra che lavorare tutti insieme, pubblico e privato, porta risultati, contribuendo a consolidare per Filse il suo ruolo di soggetto pubblico che alimenta opportunità di sviluppo per il sistema economico ligure. EcoeFISHent è di grande importanza per la nostra regione, non solo per l’introduzione di modelli di economia circolare, che rappresenta uno dei capisaldi di tutta la nuova programmazione dei fondi Europei e del Pnrr, ma anche come nuova opportunità di crescita per uno dei settori più importanti della nostra economia regionale, contribuendo ad alimentare nuove opportunità economiche e lavorative».
«L’Università di Genova sta investendo molto impegno e molte risorse in azioni legate alla blue economy e alla sostenibilità – ha commentato Federico Delfino, rettore dell’Ateneo genovese – La partecipazione a questo progetto, che coniuga entrambe le istanze, ne è un esempio significativo. Inoltre si tratta di un progetto focalizzato su una delle risorse primarie della Liguria, come la pesca, e pertanto consente alle nostre ricercatrici e ai nostri ricercatori di contribuire con i loro studi a individuare sviluppi futuri per la crescita del nostro territorio e la salvaguardia del suo patrimonio ambientale».
L’obiettivo del progetto è la creazione di un cluster territoriale del Nord Ovest Italia, con centro in Liguria ed estensione in Piemonte e Lombardia, per lo sviluppo di nuove filiere basate su principi di economia circolare e di valorizzazione degli scarti industriali, nel settore ittico. Grazie anche al supporto di centri di ricerca internazionali, tecnologie e processi innovativi creeranno prodotti sostenibili nel settore della cosmesi, della nutraceutica e del packaging. Inoltre, il partenariato di EcoeFISHent, grazie al coinvolgimento di Wwf Italia e Area Marina Protetta di Portofino, istituirà un programma di protezione dell’ambiente marino, attraverso la raccolta, il recupero e il riciclo delle reti da pesca abbandonate e l’implementazione di un programma di pesca sostenibile nel territorio ligure. Il progetto contribuirà alla creazione di nuovi posti di lavoro sul territorio, anche rivolti a categorie svantaggiate e rappresenterà un modello unico in Europa che verrà poi replicato a livello internazionale.