«Come l’anno scorso stringevamo e allargavamo le chiusure a seconda di come andava il Covid, quest’anno dovremmo fare la stessa cosa utilizzando il green pass: il green pass da vaccino vale di più che il green pass da tampone, che può essere valido solo per cose essenziali». Così il presidente della Regione, Giovanni Toti, ad “Agorà” sui Rai Tre, ripreso dall’Agenzia Dire.
«Trattare con le stesse regole e la stessa legge persone in situazioni diverse è la base dell’ingiustizia – prosegue il governatore – se è complicato l’obbligo vaccinale perché non possiamo pensare che i sindaci firmino i tso per tutti i no vax, anche se lo riterrei eticamente giusto, dobbiamo lavorare sul green pass».
A proposito poi della terza dose agli under 60, Toti commenta: «Invito tutti a non immaginare formule salvifiche: oggi, nei nostri ospedali, ci sono cittadini non vaccinati o molto anziani che non hanno ancora fatto la terza dose. La terza dose sotto i 60 anni è utile, va bene, facciamola, ma non cambierà il rapporto tra contagiati e ospedalizzati in modo significativo“. Dobbiamo continuare con le prime dosi e correre con il richiamo delle categorie più a rischio. Il Covid ci ha insegnato che, quando non ci preoccupiamo, le cose finiscono male. Per fortuna, il nostro Paese si è mosso per tempo con il green pass».