La trimestrale di Erg e i conti dei primi nove mesi del 2021 confermano una crescita del mol (margine operativo lordo, indicatore della redditività aziendale) e del risultato netto di gruppo.
Erg ha registrato ricavi adjusted (ossia escluse le componenti reddituali significative aventi natura non usuale) pari a 264 milioni nel terzo trimestre del 2021, in aumento di 41 milioni rispetto al terzo trimestre 2020 principalmente a seguito delle maggiori produzioni dell’idroelettrico, della maggior ventosità in Italia, del significativo incremento dei prezzi di cessione dell’energia associato al maggiore valore unitario dell’incentivo in Italia (da 99 a 109,4 euro/MWh) e del contributo della maggiore capacità installata in Francia (+80 MW). Il mol consolidato adjusted è stato di 119 milioni di euro (99 milioni nel terzo trimestre 2020), mentre il risultato netto di gruppo adjusted di 30 milioni di euro (9 milioni nel terzo trimestre 2020).
Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi adjusted sono pari a 789 milioni di euro, in aumento di 69 milioni rispetto all’analogo periodo del 2020. Il mol consolidato adjusted è di 400 milioni di euro (362 milioni nei primi 9 mesi 2020) e il risultato netto di gruppo adjusted di 130 milioni di euro, 79 milioni nei primi 9 mesi 2020. L’indebitamento finanziario netto adjusted risulta pari a 1.829 milioni, in aumento (137 milioni) rispetto al 30 giugno 2021 (1.692 milioni).
Paolo Merli, amministratore delegato di Erg commenta: «Trimestre decisamente positivo. I risultati operativi beneficiano di maggiori produzioni da idroelettrico, eolico e solare, grazie anche al contributo della maggiore capacità installata. Più marcata la crescita dell’utile, con oneri finanziari e ammortamenti in forte calo grazie ai programmi di liability management, lato debito, e di Life Time Extension, lato portafoglio assets. Lo scenario prezzi senza precedenti, legato a gas e CO2, di cui abbiamo beneficiato solo parzialmente per effetto
delle coperture, conferma l’urgenza della transizione energetica. Nel periodo Erg ha accelerato il proprio percorso di trasformazione a operatore puro Wind & Solar, con la firma, da un lato, dell’accordo per la vendita degli asset idroelettrici e, dall’altro, con importanti investimenti per consolidare la presenza all’estero. È altresì in fase avanzata il processo competitivo per la cessione dell’impianto Ccgt, che completerà la trasformazione. Rivediamo al rialzo le guidance di margine operativo lordo, investimenti e indebitamento netto rispettivamente negli intervalli 520-550, 640-690 e 1.900-2.000 milioni di euro».
Erg lo scorso agosto ha completato un accordo con Enel Produzione spa per la cessione dell’intero capitale di Erg Hydro srl. Il closing è previsto all’inizio del 2022.
Grazie al successo del terzo green bond da 500 milioni di euro recentemente collocato, il primo con scadenza a 10 anni, Erg è uno fra i primi “green” issuers italiani. A oggi le fonti di finanziamento Esg sono pari all’86% del totale del debito del Gruppo.
Per quanto riguarda la guidance 2021 è stata appunto rivista al rialzo la previsione per il margine operativo lordo, che è ora compresa in un
intervallo tra 520 e 550 milioni di euro (in precedenza 505-525 milioni), gli investimenti tra 640 e 690 milioni (in precedenza 450-500 milioni), e l’indebitamento finanziario netto tra i 1.900 e i 2.000 milioni di euro (in precedenza 1550-1650 milioni).