La Borsa di Milano apre piatta l’ultima seduta settimanale (+0,01%) con il primo indice Ftse Mib a 27.525 punti. Poco mosse anche le europee, con i mercati che temono gli effetti della quarta ondata della pandemia sulla ripresa economica. Fari puntati anche sui dati Usa sull’occupazione, in arrivo nel pomeriggio. Resta alta l’attenzione sulle mosse delle banche centrali e sull’andamento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Parigi segna così un calo dello 0,06%, Londra -0,01%, Francoforte -0,11%.
Anche la Borsa di Tokyo termina le contrattazioni in ribasso, in attesa dei dati dall’occupazione negli Stati Uniti: il Nikkei segna una flessione dello 0,61% a quota 29.611.57, con una perdita di 182 punti.
A Piazza Affari corre Tim (+3,35%), in evidenza anche Tenaris (+1,94%, Prysmian (+1,74%) e Banco Bpm (+1,52%). Tra i principali ribassi in avvio spicca Leonardo, dopo i conti dei primi nove mesi (-2,33%), Enel e Cnh, entrambe intorno al -0,68% dopo i primi scambi.
Lo spread tra Btp e Bund avvia la seduta a 115 punti base. Il rendimento del decennale italiano scende allo 0,92, rispetto all0 0,93% della chiusura precedente.
I cambi: euro poco mosso sui mercati valutari in avvio di giornata. La moneta unica europea passa di mano a 1,1561 dollari in avanzamento dello 0,6%. L’euro è scambiato a 131,4 sullo yen con un rialzo dello 0,15%.
Dopo i cali dei giorni scorsi, torna a salire il prezzo del petrolio spinto dalla decisione dell’Opec+ di aumentare solo di 400 mila barili al giorno la produzione. Il greggio Wti di riferimento passa di mano a 79,40 dollari al barile con un aumento dello 0,75% mentre il prezzo del Brent sale dello 0,25% a 80,77 dollari al barile.