Il Pnrr comincia a delinearsi. E l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) ha fornito, in data 1 ottobre, un aggiornamento del dossier di luglio scorso sui progetti del Pnrr di interesse per il settore delle costruzioni.
Gli elenchi dei progetti regionali finanziati dal Pnrr sono stati aggiornati con gli ultimi provvedimenti attuativi o in via di attuazione al 30 settembre, e sono stati arricchiti con una stima del valore totale degli investimenti cosiddetti «territorializzati».
I progetti sono stati individuati nella documentazione trasmessa alla Commissione Europea il 30 aprile (Testo del Pnrr e relativi allegati), nell’Allegato alla proposta di approvazione della Commissione {SWD(2021) 165 final}, nei dossier di Camera e Senato (15 luglio), nell’Allegato infrastrutture al DEF 2021, nel Piano Commerciale di RFI (13 agosto) e nei decreti di riparto approvati o in via di approvazione. La stima del valore degli investimenti tiene conto anche delle risorse ripartite a livello regionale in attuazione di alcuni programmi di spesa ricompresi nel PNRR (es. «Piano spagnolo», «Piano asili nido», Pinqua, ecc.).
Dai primi decreti di ripartizione e dall’analisi dei principali documenti ufficiali emerge che circa la metà dei 108 miliardi di euro destinati ad interventi di interesse per il settore delle costruzioni – settore centrale per la realizzazione del Piano – risulta territorializzato, ovvero per 55,7 miliardi di euro è possibile individuare i territori nei quali le risorse europee produrranno effetti in termini di investimenti realizzati.
In merito alla distribuzione geografica dei 55,7 miliardi di euro territorializzati, emergono le regioni del Mezzogiorno e del Nord, rispettivamente con 24,2 miliardi (43%) e 23,3 miliardi (42%) di euro di investimenti, seguite da quelle del Centro con soli 8,2 miliardi (15%).
Le regioni che ospitano i maggiori investimenti sono la Campania con 7,4 miliardi di euro, la Lombardia con 6 miliardi di euro e Veneto e Sicilia, ciascuna con oltre 5 miliardi di euro. Alla Liguria va il 6% delle risorse territorializzate.
Il 49% delle risorse territorializzate, pari a 27 miliardi di euro, risulta allocato presso la Missione 3, relativa alle «Infrastrutture per una Mobilità sostenibile», che contiene importanti collegamenti ferroviari che si trovano ad una fase avanzata di programmazione.
Il 31% delle risorse, pari a 17 miliardi di euro, riguarda la Missione 2, relativa a «Rivoluzione Verde e Transizione digitale» che comprende, in particolare, gli investimenti attivati attraverso il Superbonus 110% al 31 agosto u.s., e la ripartizione regionale dei programmi di spesa per i comuni (Piano Spagnolo).
Osservando le singole Missioni si nota che la quasi totalità (98%) delle risorse per l’edilizia della Missione 3 risulta territorializzato, segue la Missione 1 con il 45% delle risorse e la Missione 2 con il 41%.
Ragionando in termini di Ministeri competenti, si evidenzia l’accelerazione compiuta dal Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili nella programmazione delle risorse. Risulta territorializzato il 92% delle risorse di interesse per il settore delle costruzioni di competenza del MIMS (37 miliardi su 40 miliardi totali). Secondo Ance questo è un buon risultato perché accorciare il più possibile la fase di programmazione e distribuzione delle risorse, che è da sempre uno dei punti deboli della catena degli investimenti, è necessario per rispettare le tempistiche molto stringenti previste per la realizzazione del Pnrr.
Il testo completo del rapporto di Ance è leggibile qui