Gruppo Saviola e ReLife, gruppi industriali attivi nel settore dell’economia circolare, impegnati, rispettivamente, nelle filiere del legno e della carta, avviano una partnership per il recupero e la rigenerazione di materiale di scarto e post consumo, con un totale di oltre 2 milioni di tonnellate all’anno sottratte allo smaltimento.
L’accordo tra i due gruppi, sottoscritto nei giorni scorsi, ha come obiettivo il miglioramento delle filiere di raccolta (attraverso i network già attivi dei gruppi) per processare materiale post consumo per la produzione di prodotti finiti ecologici. L’attività dei due gruppi, superando il sistema attuale di raccolta, intende raggiungere il consumatore finale con prodotti derivati da materia prima di recupero attraverso un processo industriale che mette al centro il riciclo integrato.
«Un accordo sottoscritto nel segno della sostenibilità che è un obiettivo comune da sempre da parte dei due gruppi, attivando un sistema sinergico in grado di andare in una direzione sempre più green che ha come esito una produzione 100% ecologica», è il commento del presidente di Gruppo Saviola, Alessandro Saviola.
«Siamo particolarmente orgogliosi di questa partnership, costruita in molti anni di collaborazione, che permetterà a entrambi i Gruppi di compiere un deciso passo avanti nell’integrazione dei processi industriali dei diversi attori dell’economia circolare. Creare valore sostenibile è il principio che ci guida da sempre», ha aggiunto Marco Benfante, ceo di ReLife Group.
I due gruppi, inoltre, hanno attuato iniziative di cross marketing con i rispettivi prodotti: pannello e mobile riciclato per Gruppo Saviola, imballaggi in materiale riciclato per ReLife, dove già oggi è possibile conferire al mercato finale i mobili prodotti da Composad (BU di Gruppo Saviola) confezionati nelle scatole di ReLife.
L’obiettivo è un servizio sempre più integrato e orientato alla riduzione di carbon footprint su una vasta area territoriale, dove i due network di centri di raccolta di Saviola e ReLife sono in grado di offrire un servizio capillare sul territorio nazionale, in grado di sgravare i centri urbani dai rifiuti. Le sinergie alla base dell’accordo riguardano anche gli aspetti legati alla logistica, migliorando il sistema di trasporto e generando sempre minori impatti ambientali.