Il progetto degli assi di forza per il trasporto pubblico locale genovese fa un passo avanti, a livello di comunicazione, con la presentazione del marchio e del logotipo grafico che “vestiranno” pensiline, bus e cantieri in città.
Ad aggiudicarsi la gara, bandita dal Comune di Genova per dare un nome e una veste grafica al progetto, è stata l’agenzia di comunicazione genovese Curiositas.
Supèrbus, con l’accento sulla “e”, il nome ufficiale del progetto dei quattro assi di forza del “nuovo” trasporto pubblico urbano, a cui si aggiunge il quinto asse, totalmente elettrificato, che attraverserà la val Polcevera.
Ognuna delle cinque linee sarà identificata con un colore e un nome del percorso specifici: Superbus Centro, in blu; Superbus Levante, in viola; Superbus Ponente, in rosso; Superbus Valbisagno, in giallo; Superbus Valpolcevera, in verde.
Il nome Superbus ha una duplice lettura. Nella prima, l’aggettivo “superbo” identifica il nuovo sistema con le più profonde radici identitarie di Genova; nella seconda, invece, il suffisso “bus” dichiara il posizionamento del prodotto, identificandolo in modo semplice e intuitivo.
Lo slogan “Genova che si muove” punta a evidenziare non solo l’idea della viabilità, ma anche di evoluzione.
«Il nome e la veste grafica presentati oggi – dichiara l’assessore comunale alla Mobilità integrata e ai trasporti Matteo Campora – rispecchiano in maniera fedele l’idea alla base del progetto degli assi di forza, che è quella di rinnovare e innovare il nostro trasporto pubblico nella direzione di una maggiore efficienza, capillarità e sostenibilità del servizio».
«Il trasporto pubblico deve essere “vicino” e per i passeggeri – spiega il presidente di Amt Marco Beltrami – Questo richiede un servizio rapido, frequente e disegnato sulle necessità di mobilità della cittadinanza. Il progetto Superbus che, ricordo, prevede non solo gli assi di forza, ma anche il ridisegno intelligente delle altre linee, va in questa direzione e consentirà un netto miglioramento della qualità offerta. Ma la vicinanza è fatta anche di parole mirate, di comunicazione comprensibile, di grafica accattivante. Mi fa veramente piacere che l’amministrazione abbia affrontato fin da subito questo aspetto e lo abbia fatto con un concorso che attivasse proposte di grande qualità. Sono certo che i genovesi in questo modo sentiranno questo progetto a loro vicino, lo conosceranno con più facilità e potranno quindi apprezzarlo».
«È molto importante che il sistema degli assi di forza sia nettamente riconoscibile – sottolinea il coordinatore della Mobilità urbana sostenibile Enrico Musso – anche dal punto di vista visivo ed estetico, nel contesto del trasporto pubblico genovese, come caratterizzante un trasporto veloce e quindi di alta qualità, destinato cioè a essere scelto dai cittadini perché più veloce dell’auto propria, e non solo più economico».
«Siamo molto orgogliosi di aver potuto dare il nostro contributo a un progetto così importante per la nostra città – commenta il direttore artistico e amministratore dell’agenzia creativa Curiositas Claudio Burlando – Si sentiva da tempo la necessità di un’operazione del genere che proiettasse Genova nel futuro della mobilità sostenibile».