«Nessuno mai ha pensato di smantellare l’ospedale Saint Charles di Bordighera. Bisognerebbe evitare, in un momento di grande tensione e spaesamento dei cittadini dopo quasi un anno e mezzo di pandemia, di diffondere voci o preoccupazioni che non hanno alcun fondamento. Abbiamo bisogno di più sanità, non meno. Il dubbio sull’ospedale Saint Charles può essere al massimo se farà tanto o se farà ancora di più: non c’è certamente il dubbio che faccia di meno. Questo è quello che ho chiarito oggi ai sindaci del territorio». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti al termine del confronto avvenuto ieri sera a Ventimiglia con i sindaci della Asl 1 sul futuro dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, presenti anche il vicepresidente della Regione Alessandro Piana e gli assessori Marco Scajola e Gianni Berrino.
In merito al processo di affidamento della gestione ai privati, ha precisato Toti «questa è la direzione che prediligiamo e privilegiamo: ci siamo presi alcuni giorni semplicemente per capire se vi sia la disponibilità di quei privati che riapriranno il pronto soccorso ad aumentare anche, ove fosse bisogno, le capacità operatoria, diagnostica, di cura dell’ospedale. In provincia di Imperia gli investimenti programmati sono tutti confermati, a partire dall’ospedale unico di Taggia con oltre 360 milioni di euro di investimento, dalla Casa della Salute di Ventimiglia per cui abbiamo già individuato il luogo con il sindaco e ci sono 4 milioni di investimento e fino al potenziamento del Saint Charles. I tempi e i modi li vedremo nelle prossime settimane: siamo ancora in legislazione di emergenza e una parte del nostro esercito sanitario è fermo in caserma per far fronte ad eventuali riprese dei contagi. Io sono molto ottimista ma questo è ciò che ci chiede di fare la legislazione nazionale. Quello che vogliamo mettere in campo è un piano che stiamo già programmando e che applicheremo passo dopo passo, per migliorare la sanità anche di questo territorio».
«L’obiettivo – ha annunciato il governatore – è quello di partire a settembre con un gigantesco piano di investimenti per la sanità, che dovrà anche smaltire le liste di attesa accumulate durante la pandemia. Tutto questo ovviamente potrà avvenire compatibilmente con il Covid: a ora non abbiamo certezze né, purtroppo, ne avremo nei prossimi sei mesi. Bisogna navigare a vista sapendo che ci sono molti miliardi da spendere in sanità e la volontà della Regione è di potenziare e aumentare l’offerta sul territorio».