Le rassicurazioni della Bce, la notizia che S&P ha rivisto al rialzo le stime sul pil dell’Eurozona, Italia inclusa, e la velocità della ripresa Usa hanno incoraggiato gli operatori, disorientati dai segnali rilasciati dalla Federal Reserve nei giorni scorsi, quando il presidente della Fed di St Louis, James Bullard, aveva prospettato già per la fine del 2022 un aumento dei tassi perché ci sarebbe più inflazione del previsto e il numero 1 della Banca centrale Usa, Jerome Powell, non era stato convincente nell’escludere una politica monetaria più severa.
Londra segna +0,6%, Madrid +1,28%, Parigi +1,24%, Francoforte +0,85%. Milano ha chiuso con Ftse Mib +1,38% (Ftse Italia Star +1,35%, Ftse Italia All Share +1,29%, Ftse Aim Italia +0,84%. Spread Btp/Bund in contrazione, a 109 punti (variazione -2,13%, rendimento Btp 10 anni +0,86%, rendimento Bund 10 anni-0,23).
A Piazza Affari si è distinta Nexi (+4,05%), intonata con il comparto europeo, seguita da Diasorin (+3,2%) e Unicredit (+2,76%). Stm (+1,96%) è stata premiata dalla notizia della partnership con Tower Semiconductor.
Sul mercato dei cambi, euro/dollaro in calo a 1,1929 (da 1,1945 ieri in chiusura). La divisa europea vale anche 132,24 yen (132,42), mentre il rapporto dollaro/yen è a 110,85 (110,85).
Poco mosso sul finale il petrolio con il future agosto sul Wti che segna +0,3% a 73,3 dollari al barile, mentre l’analogo contratto sul Brent si attesta a 75,4 dollari (+0,3 per cento).