Gismondi 1754 chiude il primo trimestre del 2021 con un fatturato consolidato pari a 1.396.178 euro, in crescita del +91%, rispetto ai 730.911 euro del primo trimestre 2020. Una crescita, quella della storica società genovese che produce gioielli di altissima gamma, sostenuta dalle vendite nel canale wholesale (in aumento a livello globale da 196.365 euro nel primo trimestre 2020 a 501.302 euro nel 2021). Incremento, in particolare, nell’area europea (che ha fatturato 249.693 euro nel solo primo trimestre del 2021, contro i 26.286 euro dei primi tre mesi 2020).
Anche il segmento special sales ha proseguito il trend di crescita già avviato negli anni precedenti, passando da 247.126 euro nel primo trimestre 2020 a 513.536 euro nel primo trimestre 2021.
Analizzando i ricavi per aree geografiche, al 31 marzo 2021 cresce percentualmente l’incidenza sul fatturato dell’area europea, in particolare del mercato svizzero, che rappresenta il 39% dei ricavi, seguito dal mercato italiano, che incide per il 26%. Gli Stati Uniti valgono il 9% dei ricavi totali, l’Europa Orientale (Russia e Repubblica Ceca) il 9%, mentre complessivamente gli altri Paesi incidono per il 16%.
Le restrizioni introdotte per contrastare la pandemia da Covid-19 hanno avuto un impatto sulla divisione retail, che registra comunque una crescita del 38% rispetto al primo trimestre 2020, ma che vede in calo le vendite dei negozi di Saint Moritz e Milano (forzatamente chiusi per quasi l’intero trimestre), compensate dall’ottima performance del negozio di Galata, con ricavi di 259.432 euro. Il canale wholesale Europa registra un’importante crescita rispetto al primo trimestre 2020 realizzando ricavi per un importo pari a 249.693 euro. Molto bene anche la divisione wholesale Medio Oriente, aperta all’inizio del 2020, che ha raddoppiato il risultato del primo trimestre 2020 e facendo registrare ricavi per 90.129 euro. Il canale wholesale Usa, infine, ha registrato ricavi pari a 128.591 euro, in linea con i risultati del primo trimestre 2020.
«I risultati sottolineano la forza del nostro brand e la capacità di fidelizzare i nostri clienti, come testimonia la notevole crescita del wholesale e delle special sales − osserva Massimo Gismondi, ceo di Gismondi 1754 − In una fase economica complessa a livello globale, la nostra strategia di puntare sul tailor-made a portata di tutti ha marcato la differenza, consentendoci di crescere nonostante la pandemia e mantenere uno stretto contatto con i clienti delle boutique, che forzatamente hanno dovuto rimanere chiuse nei primi mesi dell’anno. Restiamo fiduciosi sulle prospettive e contiamo che il secondo semestre, con l’auspicabile progressiva riapertura al pubblico nei prossimi mesi, consentirà di irrobustire nuovamente anche il contributo del retail diretto, andando a consolidare ulteriormente la nostra crescita».
Nella presentazione dei dati, la Società tiene sempre a ricordare che “gli effetti economici causati dalla pandemia in essere al momento sono sempre in evoluzione e quindi quanto sopra esposto rappresenta la situazione al 31 marzo 2021. Al fine di fornire al mercato un’informazione costante e progressiva sull’andamento della gestione, la società comunicherà senza indugio gli impatti economici e finanziari derivanti dall’evolversi dell’emergenza Covid-19 sulle proprie attività nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento UE 569/2014 (MAR)”.