Risultato netto di gruppo positivo di due milioni di euro (dai 104 mln del 2019 ai 106 del 2020), margine operativo lordo in flessione del 5%, passando dai 504 mln del 2019 ai 481 del 2020. Erg chiude un bilancio consolidato 2020 penalizzato dal Covid-19, che ha impattato specialmente sullo scenario dei prezzi, ma anche dal perdurare di condizioni anemologiche e idriche sfavorevoli, e dalla progressiva uscita dal regime di co-generatività dell’impianto CCGT. Effetti mitigati dal maggior contributo del solare in Italia e soprattutto dell’eolico all’estero, la cui produzione per la prima volta è stata superiore a quella domestica.
Il risultato operativo netto passa dai 205 milioni di euro del 2019 ai 183 dell’anno appena chiuso, pari a un calo dell’11%. Scende di 37 milioni l’indebitamento finanziario netto: 1.439 milioni al 31 dicembre 2020 contro i 1.476 dell’anno precedente. Relativamente ai soli risultati del quarto trimestre 2020, messi a confronto con quelli dello stesso periodo del 2019, il mol cala del 4%, -6% il risultato operativo netto, -7% il risultato netto di gruppo.
Il consiglio di amministrazione propone inoltre agli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,75 euro per azione che sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2021 (payment date), previo stacco della cedola a partire dal 24 maggio 2021 (ex date) e record date il 25 maggio 2021. L’assemblea ordinaria degli azionisti sarà convocata per il 26 aprile 2021 in prima convocazione ed eventualmente per il 27 aprile 2021 in seconda convocazione.
«Il 2020 è stato un anno particolarmente complesso per la crisi pandemica, con pesanti riflessi su domanda e prezzi dell’energia elettrica − commenta l’ad Luca Bettonte − In tale contesto, peraltro caratterizzato da ventosità e idraulicità in Italia molto inferiori alle medie storiche, riteniamo decisamente soddisfacenti i risultati raggiunti, con una flessione contenuta del margine operativo lordo rispetto allo scorso anno, ma all’interno della guidance. L’utile netto al contrario è in crescita grazie a una struttura di debito più efficiente. Segnali che confermano ulteriormente la solidità e la resilienza del Gruppo. Nel 2020 abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita seppur registrando qualche ritardo rispetto alle previsioni di Piano, per effetto di iter autorizzativi ancora troppo lunghi e complessi e aggravati dal perdurare dell’emergenza sanitaria. Siamo confidenti che il 2021 possa segnare la progressiva e definitiva uscita dalla pandemia, e stiamo quindi aggiornando il Piano Industriale per il periodo 2021-2025 che presenteremo in occasione dei risultati del primo trimestre, quando avremo anche una maggiore visibilità sul contenuto effettivo dei Recovery Plan degli Stati Membri dell’Unione Europea. Infine, motivo di particolare orgoglio sono gli importanti ulteriori riconoscimenti ottenuti in tema di sostenibilità, a conferma del nostro contributo alla lotta al Climate Change e agli obiettivi ONU SDGs».