Chiusura in rialzo per le principali borse europee, con Milano in testa. Parigi segna + 0,47%, Londra +0,53%, Madrid +0,06%, Francoforte +0,02%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +1,53%, Ftse Mib +1,48%, Ftse Aim Italia +1,09%. La prospettiva di un Governo Draghi ha comportato un’ulteriore riduzione dello spread Btp/Bund, arrivato a 95 punti (variazione -2,39%, rendimento Btp 10 anni+0,51%, rendimento Bund 10 anni -0,45%. (Secondo il consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervistato da Bloomberg Tv, con il nuovo Governo lo spread potrebbe scendere fino a 50-60 punti).
A Piazza Affari la forte riduzione dello spread ha spinto le banche che hanno guidato il listino al rialzo. In testa al Mib troviamo Bper Banca (+7,4%), Unipol (+6,27%), Banco Bpm (+6,16%). Fuori del listino principale Mps ha chiuso con +19,07%. In Europa, l’attenzione è concentrata su alcune operazioni di m&a: nel settore dei semiconduttori la giapponese Renesas ha trovato un accordo per acquistare la britannica Dialog, quotata alla Borsa di Francoforte, mentre in Francia è in atto lo scontro sull’Opa lanciata da Veolia su Suez.
Sul fronte dei cambi, l’euro viene scambiato a a 1,2038 dollari (1,2029 in avvio), e a 126,668 yen, quando il dollaro vale 105,222 yen.
Il prezzo del petrolio è in rialzo con il contratto consegna aprile sul Brent del Mare del Nord sopra i 60 dollari al barile a 60,21 dollari (+1,47%), e il contratto consegna marzo sul Wti a 57,76 dollari (+1,6%).