Continua l’effetto Draghi sulla borsa di Milano che, sulla spinta di un cauto ottimismo sulla possibilità dell’ex presidente della Bce di trovare una maggioranza in Parlamento, ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +1,51%, Fte Mib +1,65%, Ftse Aim Italia +0,88%, mentre lo spread Btp/Bund, che ieri era già diminuito di quasi l’8%, oggi si è ristretto ancora, arrivando a 100 punti (variazione -5,13%, rendimento Btp 10 anni +0,54%, rendimento Bund 10 anni -0,46%), livello mai toccato dopo il dicembre 2015.
Intanto Madrid segna +1,3%, Francoforte +0,91%, Parigi +0,82%, Londra -0,06%.
A Piazza Affari bene in particolare il risparmio gestito (Fineco +6,21%, Azimut +4,6%, entrambe spinte dai dati sulla raccolta in rialzo) e Pirelli (+5,72%) grazie al “buy”di Bank of America con target di prezzo alzato a 5,6 euro. In fondo al Mib è finita Recordati (-1,12%).
In leggero rialzo petrolio, con il Wti marzo che sale dello 0,45% a 55,94 dollari al barile e il Brent aprile dello 0,24% a 58,6 dollari.
Sul fronte dei cambi, si è indebolito l’euro che passa di mano a 1,1976 dollari (1,2007 in avvio e 1,202 alla vigilia) e 126,273 yen (126,3005 e 126,30 ieri), quando il dollaro vale 105,43 yen (105,1865 yen e 105,04 alla vigilia).