Generare un impatto di almeno 2 miliardi di euro a beneficio dei territori di riferimento (il Nord Ovest) facendo leva sugli oltre 500 milioni di erogazioni previsti per il quadriennio è l’obiettivo del Piano Strategico 2021 -2024 della Fondazione Compagnia di San Paolo, presentato questa mattina dal presidente Francesco Profumo e dal segretario generale Alberto Anfossi.
Per il 2021 sono previsti 155 milioni di erogazioni per generare un impatto di almeno 550 milioni di euro. Nel 2020 sono stati erogati oltre 168 milioni di euro per il sostegno e lo sviluppo di 1086 progetti.
Il valore di mercato complessivo del portafoglio di attività finanziarie della compagnia è 6,7 miliardi di euro.
«Il punto di vista che la compagnia intende adottare – ha detto Profumo – non sarà tanto quello di una “ripartenza”, ma piuttosto, di una “nuova costruzione”. L’insieme delle politiche pubbliche, con particolare riferimento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sarà dunque un riferimento della nostra azione, insieme alla lettura dei bisogni specifici, delle peculiarità, dei punti di forza e debolezza, dei segni di trasformazione che possiamo leggere sui nostri territori di riferimento: il Nord Ovest. Per il prossimo quadriennio, la Fondazione intende connotarsi, come un vero e proprio agente di sviluppo sostenibile».
Profumo ha poi aggiunto: «Crediamo che allineare la nostra programmazione a quelle nazionali e sovranazionali, come le Nazioni Unite e l’Unione Europea, sia fondamentale al fine di massimizzare l’impatto e la ricaduta delle nostre azioni. A partire dallo scorso anno, abbiamo adottato come riferimento chiave gli SDGs (Sustainable Development Goals, Obiettivi di sviluppo sostenibile) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: una scelta fondamentale, a partire dalla quale abbiamo definito l’organizzazione degli obiettivi della nuova programmazione strategica».
«Tali obiettivi sono il filtro con il quale valorizziamo le nostre scelte progettuali – ha precisato Anfossi – Con il documento strategico 2021 -2024 abbiamo scelto di prendere impegni precisi con il territorio, che superano il mero dato erogativo: quanti soldi. Le scelte strategiche che abbiamo operato implicano la necessità di fissarci obiettivi misurabili in termini di efficacia. Per ogni obiettivo ci siamo dati, quindi, dei precisi indicatori di risultato, obiettivo per obiettivo, missione per missione. Un impegno concreto, fatto di numeri, con al centro la persona e le sue relazioni. Nel nuovo piano strategico proponiamo ben 19 strumenti che vanno ad affiancare e massimizzare l’impatto delle erogazioni. È quella che chiamiamo la nostra cassetta degli attrezzi, tutti derivati da sperimentazioni già realizzate negli ultimi anni, come, ad esempio, lo sviluppo organizzativo, le erogazioni a fondo perduto “(quasi) recuperabili” o i fondi filantropici, che vedono la compagnia proporsi come una infrastruttura aperta per la gestione di donazioni o lasciti da privati interessati a realizzare una azione filantropica professionale, innovativa, efficiente e duratura nel tempo».
«In considerazione del contesto economico e finanziario di fine 2020 – ha annunciato Anfossi – la Fondazione prevede oggi di allocare, nel quadriennio 2021-2024, almeno 500 milioni di euro per la realizzazione degli obiettivi del Piano. Parallelamente, se le disposizioni degli enti regolatori consentissero a Intesa Sanpaolo di procedere alla distribuzione, almeno in parte, degli utili accantonati o generati, si potrebbe prospettare per la Compagnia una condizione positiva in termini di risorse disponibili a conto economico con il reintegro del fondo di stabilizzazione delle erogazioni e con risorse aggiuntive fino a ulteriori 100 milioni a supporto di un numero selezionato di progetti strategici e di lungo periodo per il territorio».