«Perde l’Unione Europea (Antitrust) che pratica regole inadatte all’attuale competizione sui mercati internazionali dove operano colossi asiatici i quali si fondono e crescono. Perde, altresì, a mio giudizio il cantiere della ex Stx che avrà difficoltà a meno di un forte sostegno dello stato francese». Così Antonio Apa, segretario generale di Uilm Genova, commenta il mancato accordo Fincantieri-Chantiers de l’Atlantique (ex Stx).
«I grandi soloni della Commissione – prosegue Apa – avrebbero dovuto capire ed essere conseguenti che il mondo marcia verso grandi concentrazioni e che, se non si vuole essere marginali, sui mercati, è necessario andarci con grandi numeri. Il dott. Bono ad di Fincantieri ha capito per primo e con notevole anticipo che il mercato richiede questi requisiti e si è adoperato per determinare le condizioni per un successo della cantieristica europea. Questo non è stato assolutamente difeso dai Governi francese e italiano, dalla Commissione, altro che grande concentrazione…..»
Secondo Apa «In questa storia c’è un altro paradosso, ricordato a valle nella nota emessa dal Mise e cioè che l’intesa cantieristica tra Francia ed Italia è proceduta senza problemi nel campo militare tradizionalmente più delicato, con il consenso dei rispettivi dicasteri e della difesa. Incredibile…a cosa serve, ora che i due Governi dovranno decidere che fare, se rimettere in piedi tale accordo dopo aver determinato la frittata? Mi chiedo quale può essere l’apporto del nostro Governo assente sul versante della politica industriale, il quale non offre nessuna sponda alla economia reale, come l’ultimo caso di Stellantis. Da questa vicenda, sono sicuro che Fincantieri avrà altri modi per rafforzarsi in quanto essa è solida sul fronte dell’internalizzazione avendo al timone il dott. Bono che ha determinato le condizioni di crescita e di affermazione sui mercati della stessa, e difenderà con i fatti, con lo stile che lo ha sempre contraddistinto l’acquisizione di nuovi mercati e quindi di ulteriori ordini».