«Il contesto economico non permette il conseguimento dell’ intesa tra i Chantiers de l’ Atlantique (ex Stx) e Fincantieri». Lo riporta un comunicato congiunto dei ministeri dell’ Economia italiano e francese, al termine del colloquio tra i due titolari del dicastero, Stefano Patuanelli e Bruno Le Maire, e la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager.
Il ministero dello Sviluppo economico annuncia che «L’ accordo di acquisto di azioni su Chantiers de l’ Atlantique, firmato dallo Stato francese, da Fincantieri e Naval Group il 2 febbraio 2018, si concluderà il 31 gennaio 2021, dopo 5 proroghe» e precisa che le parti «hanno convenuto di non estendere nuovamente l’ accordo, considerando che le incertezze senza precedenti sul mercato turistico non consentono di procedere alla prevista operazione» avviata più di tre anni fa e sostenuta da entrambi i Paesi». Questi sono ora «obbligati a trarre le necessarie conclusioni per consentire a entrambe le società di concentrarsi sulla loro strategia di uscita dalla crisi e su nuovi progetti».
Il 31 gennaio sarebbe scaduta la proroga proposta dal governo francese e accettata da quello italiano, per attendere il parere da parte dell’Antitrust europeo. L’Antitrust accusava Fincantieri di non aver fornito tutte le informazioni richieste. Il gruppo navalmeccanico italiano ribatteva di avere fornito ogni informazione richiesta, tranne quelle relative al futuro del mercato croceristico, non ritenendo possibile, al momento prevedere l’impatto del post-pandemia sul settore delle crociere.
Secondo il quotidiano francese Le Figaro, che aveva previsto l’esito negativo del colloquio tra i due ministri e la commissaria Ue «L’alleanza navale ha perso il suo fascino sin dal suo inizio. Il Covid-19 ha bloccato il mercato delle crociere, il cui futuro appare ancora incerto» e ora «Su questo progetto di acquisizione contestato dai sindacati dei cantieri e dai funzionari eletti locali nell’ovest della Francia, la crisi sanitaria offre una via d’uscita».
I mercati finanziari, peraltro, non sembrano turbati dalla vicenda: oggi, nell’attesa del colloquio tra i due ministri e Vestager, alla Borsa di Milano Fincantieri ha chiuso con +3,32%.
L’operazione era stata contrastata fin dall’inizio, come riporta le Figaro, dai sindacati e da una parte dei politici francesi. Fincantieri aveva acquistato dal gruppo coreano che controllava Stx France il 66,6% del capitale azionario e il governo francese per impedire l’acquisizione aveva esercitato il diritto d’opzione su Stx France, diventando il proprietario del 100% delle azioni. Alla fine Chaniers del ‘Atlantique e Fincantieri, Italia e Francia avevano trovato un accordo per cui il capitale di Stx France sarebbe stato strutturato così: Fincantieri (Fincantieri Europe spa): 50,% (un ulteriore 1% sarebbe stato dato in prestito da Ape (Stato francese), Ape : 34,34%, Naval Group il resto. Il closing dell’operazione era soggetto all’approvazione dell’Antitrust europeo.