Istituire un elenco regionale dei soggetti abilitati ad eseguire interventi di trucco semipermanente e in special modo di dermopigmentazione. In particolare, sulle persone affette da alopecia anche in seguito a trattamenti chemioterapici e sulle donne che necessitano di ricostruzione dell’areola mammaria dopo un intervento di mastectomia.
È quanto chiede, con una mozione depositata oggi, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia-Liguria Popolare. Muzio propone inoltre alla giunta Toti di avviare una adeguata campagna informativa, all’interno dei presidi sanitari liguri, per valorizzare la dermopigmentazione quale strumento di supporto psicofisico per queste persone.
«È di primaria importanza che coloro che ricorrono a trattamenti di dermopigmentazione per motivi medici possano fare riferimento in maniera certa a professionisti in possesso di tutte le qualifiche, le competenze e i requisiti necessari − dichiara Muzio − Ricordo che le tecniche di trucco semipermanente, in cui ricade anche la dermopigmentazione, sono cosa diversa dal tatuaggio, anche per quanto attiene alla strumentazione e ai prodotti utilizzati, come ha ben chiarito il ministero dello Sviluppo Economico con un Parere del 20 gennaio 2007. Ciò è confermato dal fatto che l’attestato per esercitare l’attività di dermopigmentazione può essere conseguito da coloro che sono in possesso della qualifica professionale di estetista e della certificazione attestante la formazione in ordine all’apparecchiatura specifica e ai protocolli igienico-sanitari».
«Poiché negli ultimi anni è cresciuto in maniera costante il numero di questi interventi – sottolinea ancora Muzio – e visto che essi possono rappresentare un importante supporto sia dal punto di vista estetico che psicologico per coloro che vi ricorrono a seguito di chemioterapia o mastectomia, è necessario che vi sia chiarezza sui soggetti abilitati a realizzarli, tanto più che le persone che vi si sottopongono dopo i trattamenti chemioterapici sono più esposte al rischio di infezioni ed epatiti».
Motivi per cui il consigliere di Forza Italia-Liguria Popolare chiede l’istituzione dell’Elenco regionale, «che pur avendo fini meramente ricognitori potrà costituire un solido punto di riferimento e un utile strumento per tutelare dal punto di vista degli standard professionali, tecnici, igienico-sanitari ed estetici sia le persone che ricorrono a trattamenti di dermopigmentazione sia gli operatori in possesso dei requisiti per eseguirli».