«Le regole del nuovo dpcm prevedono l’abbassamento delle soglie per entrare in zona arancione (con Rt a 1 o rischio alto) o in zona rossa (con Rt a 1,25). Per questo è possibile che anche la Liguria diventi prudenzialmente zona arancione nelle prossime giornate, avendo un con Rt a cavallo dell’1. L’istituzione della zona bianca al momento resta un auspicio perché non sarà possibile per nessuna regione rientrarvi, perché servono parametri molto bassi, ma è un obiettivo, ci dovremo impegnare tutti per arrivarci».
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ieri sera, nel corso del punto quotidiano sulla situazione coronavirus e vaccini in Liguria.
«I numeri di oggi − commenta − confermano una incidenza piuttosto bassa dell’epidemia in Liguria, questo ci conferma che le misure adottate ci stanno aiutando a contenere il virus. Calano gli ospedalizzati, stabili le terapie intensive. Le curve sono sostanzialmente piatte: abbiamo una cinquantina di nuovi pazienti al giorno e numeri analoghi o più alti di dimissioni, per questo l’occupazione dei posti letto è stabile con una tendenza alla riduzione, anche se occorre sempre e comunque grande prudenza».
«Sul fronte vaccini – aggiunge Toti – prosegue bene la campagna nella nostra Regione. Le somministrazioni totali effettuate rappresentano il 61 % delle dosi disponibili. È importante sottolineare che raggiunta quota 70% ci si fermerà, come previsto, per mantenere una scorta prudenziale del 30% in vista dei richiami, che cominceranno la settimana prossima. Si tratta della soglia minima di garanzia da mantenere negli stock regionali per evitare che manchino le dosi per effettuare i richiami in caso di slittamento delle consegne successive. Molto del futuro della campagna vaccinale dipenderà dalla decisione che l’Agenzia europea del farmaco prenderà sul vaccino di Astrazeneca il 29 gennaio: se arriverà l’approvazione avremo 8 milioni di dosi nel primo trimestre, 18 del secondo e 14 nel terzo a livello nazionale. Questo cambierebbe tutto, anche perché questo vaccino non prevede richiamo ma ha bisogno di una sola iniezione. Proprio in vista di un potenziamento della campagna di vaccinazione, è previsto nelle prossime settimane l’arrivo sul territorio del primo personale assunto dalla struttura commissariale».