Arrivate in queste ore le nuove strutture in legno che consentiranno ai pescatori, ormeggiati nella Darsena, di depositare, in sicurezza, le proprie reti da pesca. Si aggiunge così un altro tassello nel progetto di riordino e valorizzazione della Darsena dei pescatori, limitrofa al Museo del Mare. «A fine novembre con la partenza della chiatta è stato liberato lo specchio acqueo che andrà a ospitare le imbarcazioni storiche – spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova Simonetta Cenci – con la collocazione dei nuovi depositi per le reti si completa il riordino delle attività di pesca professionale».
Il lavoro di riorganizzazione degli spazi della Darsena municipale coinvolge numerosi soggetti. «Abbiamo lavorato in squadra – spiega Cenci – con i rimorchiatori, i pescatori, società di diving con il comune obiettivo di ricavare spazi più funzionali per chi in darsena lavora e più accoglienti per chi vuole trascorrervi alcune ore di relax. Il progetto di rigenerazione si fonda sul rispetto della tradizione e delle caratteristiche originarie con lo scopo di riconsegnare ai cittadini uno spazio pubblico attrezzato per lo svago».
Nel progetto di riordino della Darsena rientra la realizzazione del Chiosco Fish Lab dell’associazione Pescatori liguri per vendita e degustazione del pescato locale e il trasferimento dell’area giochi per bambini nell’area limitrofa al Museo del Mare.
«La collocazione delle strutture in legno per il deposito delle reti darà più coerenza alla vocazione di stretto collegamento con le attività della pesca – spiega Daniela Borriello, presidente dell’associazione pescatori liguri – crediamo molto nelle potenzialità del polo della Darsena e l’investimento da parte della Cooperativa pescatori genovesi ne è la concreta testimonianza».
Oltre ai finanziamenti comunali per lo sviluppo del progetto di riordino degli spazi della Darsena municipale, per il Chiosco Fish Lab, progettato dallo Studio Podestà, l’investimento è stato di 86 mila euro, con un cofinanziamento ottenuto da Regione Liguria da 43 mila euro di fondi Feamp – Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020.
«Sono soddisfatto di vedere la concretizzazione di un importante progetto, seguito dall’ex assessore Mai che mi ha preceduto – spiega il vicepresidente e assessore alla Pesca di Regione Liguria Alessandro Piana – dalla sinergia tra Regione Liguria e Comune di Genova, l’area, che si trovava in una situazione di degrado e con criticità, sta cambiando volto trasformandosi in un luogo strategico a vocazione storica di attività collegate alla pesca e alla marineria tradizionale».
La riorganizzazione degli spazi a terra e a mare ha compreso anche il trasferimento della società Arco 89 Diving and Sailing Services, in prossimità di Calata Andalo Dinegro, mentre sono stati liberati nuovi spazi per il bacino di carenaggio dei Rimorchiatori Riuniti su lato Levante. «L’intervento – conclude Cenci – punta a consolidare la presenza di operatori del settore marittimo, della pesca, la cultura materiale del saper fare dei genovesi non solo come volano di economia locale, ma come attrattiva turistica. L’obiettivo finale è la rinascita e la valorizzazione del bacino storico, che si inserisce nel più ampio contesto del fronte mare cittadino che questa amministrazione sta perseguendo con una visione di città a medio e lungo termine».