Rafforzare i presidi sul territorio attraverso il servizio di 25 steward, che saranno operativi soprattutto nel centro storico cittadino, per prevenire gli assembramenti nei weekend delle festività natalizie. La loro attività sarà diretta alla prevenzione e all’informazione così da evitare comportamenti contrari alle norme anti contagio.
Questa la decisione del Comune della Spezia dopo la riunione del comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica per approfondire la tematica legata ai rischi e alle misure preventive contro gli assembramenti nei week end delle festività natalizie.
Nel caso gli steward dovessero notare situazioni critiche, le segnaleranno al personale della polizia municipale, pronto a intervenire con azioni sanzionatorie.
«Dobbiamo trovare l’equilibrio tra la prevenzione sanitaria e il sostegno al commercio – dichiara il sindaco Peracchini – tutte le istituzioni preposte sono in prima linea per la sicurezza cittadina e far rispettare le regole imposte dal Dpcm, soprattutto la necessità di utilizzare sempre e comunque la mascherina ed evitare quanto più possibile gli assembramenti. L’obiettivo è trascorrere un sereno Natale, garantendo a tutti le norme di sicurezza sanitaria».
«Il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – sottolinea il prefetto Maria Luisa Inversini – è impegnato per trovare il giusto punto di equilibrio fra l’esigenza di bilanciare il primario interesse alla tutela della salute pubblica con quello della ripresa delle attività commerciali in modo da garantire un Natale il più sereno e festoso possibile. In tale ambito l’iniziativa del Comune della Spezia di impiegare 25 stewart, sotto il coordinamento della polizia locale, è estremamente importante perché consentirà agli spezzini di fare acquisti in sicurezza. Come sempre, le forze di polizia saranno presenti e vigili, ma ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità e la consapevolezza che l’unica strada per vincere la pandemia è il rispetto delle regole da parte di tutti, non solo in pubblico, ma anche in privato, dove l’attenzione, se possibile, dovrà essere ancora più elevata per poter proteggere i nostri affetti più fragili».