Ottimizzare l’utilizzo dei dati clinici e migliorare la gestione di malattie del sistema nervoso centrale, raccogliere il più alto numero di informazioni possibili (big data) di tipo epidemiologico, clinico, e laboratoristico per elaborare, attraverso tecniche di intelligenza artificiale, algoritmi matematici volti a individuare modelli di prognosi di malattia e di risposta alle terapie.
Questo l’obiettivo di NeuroArt P3, programma triennale, coordinato dall’Irccs Ospedale Policlinico San Martino, che coinvolge il Gaslini e l’Università di Genova, la Fondazione Bruno Kessler e l’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento, in collaborazione con TrentinoSalute4.0 (Centro di competenza sulla Sanità digitale), l’Unità di Neuroradiologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e il Don Gnocchi di Firenze.
I big data rappresentano uno dei nodi più delicati per le organizzazioni sanitarie: le informazioni cliniche sono in costante crescita, soprattutto per le malattie croniche e multifattoriali, provengono da più fonti e sono spesso codificati e memorizzati in formati e supporti diversi.
Per essere utilizzati al pieno delle loro potenzialità, richiedono rapide elaborazioni, un’architettura uniforme oltre a piattaforme digitali e competenze matematiche e cliniche specifiche.
«Condividiamo l’intento del ministero della Salute di uniformare la mole di dati clinici, e di laboratorio che abbiamo a disposizione nei nostri centri quando si parla di malattie neurologiche, quali Alzheimer, Parkinson, SLA, Sclerosi multipla e tumori cerebrali. Grazie alle attuali tecnologie digitali, possiamo elaborare le informazioni con maggior accuratezza e ricavare indicazioni per orientare strategie di intervento e ambiti di ricerca», afferma Antonio Uccelli, direttore scientifico del Policlinico San Martino.
Il progetto ha ottenuto 2,4 milioni di euro provenienti per metà dal ministero della Salute e per l’altra metà da Regione Liguria, Provincia autonoma di Trento, Regione Lombardia e Regione Toscana.
Il punto di partenza di NeuroArt P3 è quindi digitalizzare, standardizzare e organizzare i dati dei pazienti con malattie del sistema nervoso centrale provenienti dai centri clinici coinvolti nello studio.
L’obiettivo finale è sviluppare modelli predittivi e algoritmi che mettano in relazione il quadro clinico con la successiva evoluzione di malattie così complesse, per una cura sempre più personalizzata: una sfida che apre nuove prospettive per la cura delle malattie neurologiche.