«I dati sono anche lievemente migliorati, resta pesante la situazione negli ospedali, immaginiamo che questo sia uno degli elementi che più ha influito sulla decisione presa dalla cabina di regia, decisione a livello tecnico di cui non conosciamo tutti i contorni. Non conosciamo i pesi e le misure dell’algoritmo che viene applicato».
Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, commenta gli ultimi dati del contagio in Liguria e la decisione del governo di inserire la regione nella zona arancione.
«L’ultimo report reso pubblico, sul quale è stata fatta l’analisi, non va oltre l’1 novembre − dice − un tempo di latenza piuttosto elevato dato il momento. Avevamo proposto in Conferenza regioni di usare dati più recenti, ma questa è la decisione del governo. Ciò che è sicuro è che gli ultimi due report non sono dissimili per tutti i principali indicatori. A ogni modo, per gli amministratori locali, penso che sia opportuno evitare le discussioni. Non credo neanche che sia opportuno, come qualcuno già chiede, ragionare su diversificazioni da provincia a provincia: al momento non ci sono le condizioni. Il numero degli ospedalizzati cresce omogeneamente ovunque, ci aspettiamo che Genova si stabilizzi nelle prossime giornate e che ci sia una crescita nelle altre province. L’ordinanza ministeriale è di due settimane, ha senso attenersi a quelle indicazioni senza complicare lo scenario, anche per non creare una babele nella comunicazione delle misure».