Sette fondatori, quasi duemila membri iscritti dalla data di creazione: il 21 ottobre scorso. Il gruppo Facebook Covid19 Genova / Testimonianze – Azioni – Soluzioni, ha intercettato il bisogno di informazione di tante persone che si trovano a dover affrontare il Covid senza avere chiaro quali siano le procedure o per avere un aiuto su come muoversi quando mancano le risposte a livello sanitario.
«L’abbiamo creato con l’obiettivo di raccogliere testimonianze – spiega Enrico Testino, educatore e organizzatore eventi, che è uno dei fondatori – ma anche perché non tutto sta funzionando a dovere. Non possiamo sostituirci alle istituzioni, ma dovevamo battere un colpo nei confronti della Asl 3».
Oltre a Testino il gruppo dei fondatori è formato da Carlo Besana (ex farmacista del Cep e “anima” del Circolo Pianacci), Enrico Fravega (sociologo), Alessandra Ghezzi (esperta di web e comunicazione), Chiara Lanini (educatrice e sociologa), Stefano Massari (esperto di web e comunicazione) ed Emilio Robotti (avvocato di strada, esperto di temi sanitari).
Proprio l’Asl 3, dopo un breve scambio di e-mail, ha fissato con i referenti del gruppo un incontro per giovedì 5 novembre.
“I tempi di risposta – scrive Carlo Besana in un post – la disponibilità e l’interesse a incontrarci con i massimi esponenti ci fa piacere perché evidenzia una volontà di trasparenza, dialogo, diffusione dati e informazioni. Ovviamente il centro della nostra richiesta e azione verso la Asl 3 è la diffusione di dati che non deve essere fatta a noi ma a tutta la cittadinanza”.
Il gruppo ha solo l’obiettivo di essere un facilitatore di trasparenza, non di diventare riferimento per conto della cittadinanza e di quelli che hanno partecipato e supportato l’iniziativa: “siamo portatori delle preoccupazioni e dello sconcerto di molti su alcune mancanze manifestatesi”, ribadisce Besana nell’aggiornamento scritto su Facebook.
In vista dell’incontro è stata anche istituita un’e-mail per raccogliere suggerimenti: segnalazionicovidgenova@gmail.com.
Al di là degli obiettivi iniziali dei fondatori, il gruppo sta diventando uno strumento utilissimo per l’auto-aiuto grazie allo scambio di informazioni tra le persone: «Leggo consigli sugli aspetti che funzionano e che non funzionano – aggiunge Testino – su come dovrebbero essere i protocolli di gestione del paziente positivo o di chi è entrato in contatto con un positivo, su come seguire un malato. Per me queste informazioni non erano chiare o erano difficili da trovare».
Gli aspetti che in questi giorni ricorrono nei post degli iscritti è la mancata risposta sui tamponi, l’assenza di indicazioni chiare sui tempi, sino a non capire come comportarsi durante una malattia. Testino fa un esempio: «Una persona aveva 91 di saturazione e chi ci ha scritto sottolinea che non aveva avuto alcuna risposta dai medici: tra gli iscritti ci sono anche persone esperte di sanità e hanno consigliato urgentemente di chiamare il 112, visto che sotto i 94 non bisognerebbe scendere».