«È necessario riconoscere anche agli artigiani e ai lavoratori autonomi l’indennità di congedo in caso di malattia e quarantena dei figli, per non creare una discriminazione rispetto ai lavoratori dipendenti». Così il segretario di Cna Genova, Barbara Banchero sulla conversione del cosiddetto decreto Agosto che prevederebbe l’indennità di congedo solo per i genitori lavoratori dipendenti.
«Le attività artigiane difficilmente si prestano alla possibilità di smart working – aggiunge Banchero – per questo è necessaria una misura che non crei lavoratori di Serie A e di Serie B».
Cna a livello nazionale chiede di riconoscere un’indennità di congedo straordinario anche a favore di genitori artigiani e lavoratori autonomi, costretti ad astenersi dal lavoro nel periodo di quarantena del figlio convivente minore di 14 anni, a causa di contatti scolastici. In fase di conversione del cosiddetto decreto Agosto è stata prevista, soltanto ai genitori lavoratori dipendenti che non possono prestare la propria attività in modalità agile, un’indennità di congedo pari al 50% della retribuzione.
La Confederazione apprezza la misura di sostegno alle famiglie, ma sottolinea che è una evidente discriminazione limitare il congedo indennizzato ai soli genitori lavoratori dipendenti. “Le esigenze di cura e assistenza non fanno distinzioni e valgono anche per quei genitori che svolgono attività lavorativa in forma autonoma e che assai frequentemente non possono ricorrere allo smart working per la natura dell’attività esercitata”.
Tale discriminazione per Cna è ancor più incomprensibile considerando che dall’inizio della pandemia il legislatore ha opportunamente predisposto misure di sostegno tanto per il lavoro dipendente quanto per gli autonomi e quest’ultimi stanno vivendo una fase congiunturale caratterizzata ancora da forti incertezze.