Una situazione paradossale quella relativa alla variante Aurelia secondo Confindustria La Spezia: sono trascorsi ben 17 mesi dalla presentazione delle offerte e Anas non è ancora riuscita a individuare l’impresa che dovrà eseguire le opere, pur non essendo intervenuti fatti esterni o imprevedibili.
“Siamo al mese di ottobre 2020 e, dalle notizie in nostro possesso, siamo ben lontani dalla definizione”, scrive Confindustria La Spezia in una nota.
“Chiediamo una presa di posizione netta di tutte le Amministrazioni locali e delle forze politiche finalizzata a chiedere l’intervento del ministero delle Infrastrutture nei confronti di Anas allo scopo di obbligare la società a fornire concrete soluzioni alle legittime aspettative del territorio”.
“Se vogliamo crescere fino ad essere realmente un Paese moderno con standard europei, anche in previsione degli investimenti conseguenti al Recovery Fund, dobbiamo cambiare sostanzialmente mentalità. Da coloro che svolgono ruoli di pubblico interesse dobbiamo pretendere assunzione di responsabilità, risposte concrete e soluzioni nei tempi previsti e possibilmente rapidi”.
Confindustria La Spezia ritiene che il tessuto economico e sociale non possa più tacere l’assurdità della situazione e si rifiuta di credere che “non vi è nulla di così assurdo che l’abitudine non renda accettabile”.
Ad aggravare la situazione anche la mancanza di determinazione nel trovare soluzioni al crollo del ponte di Albiano Magra da parte della Regione Toscana: a sei mesi dal crollo non si intravedono ancora soluzioni concrete ed il trascorrere del tempo senza decisioni in merito aggrava ulteriormente la situazione economica e sociale dei territori liguri e toscani interessati.