Il dl Agosto contiene anche norme di particolare interesse armatoriale che “rendono giustizia a un settore che ha dimostrato, nonostante enormi difficoltà, di essere un’infrastruttura immateriale strategica e imprescindibile al servizio del Paese”.
È quanto si legge in una nota ufficiale di Confitarma, la Confederazione italiana degli armatori.
Secondo Confitarma, “l’articolo 88 del decreto recepisce quanto richiesto dalla confederazione per dare un sostegno economico tangibile alle imprese armatoriali che operano con navi iscritte nei registri nazionali adibite ad attività di cabotaggio, anche crocieristico, bunkeraggio, nonché a deposito e assistenza alle piattaforme petrolifere nazionali. Seppure limitata nel tempo, dal 1 agosto al 31 dicembre 2020, la disposizione che estende l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali previsti dalla legge n.30 del 1998 alle navi iscritte nel primo registro è di portata storica per il comparto“.
“L’articolo 89 poi istituisce un fondo con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2020 per compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri trasportati nel periodo dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020 rispetto alla media dei ricavi registrata nel medesimo periodo del precedente biennio. Mentre l’articolo 38, proroga di un anno al 30 giugno 2021 la deroga che consente l’impiego di guardie giurate a bordo delle navi italiane, in assenza dei corsi teorico-pratici, consentendo la protezione armata dei nostri equipaggi nelle aree a rischio pirateria”.
«È stato un periodo molto intenso, sia per le nostre imprese sia per l’associazione − sostiene Mario Mattioli, presidente di Confitarma − Alla ripresa dei lavori parlamentari monitoreremo attentamente l’iter di conversione del decreto Agosto e seguiremo, con il consueto spirito di collaborazione e interazione con le amministrazioni competenti, l’adozione dei decreti attuativi anche al fine di una pronta e corretta attuazione delle misure, evitando distorsioni concorrenziali e iniquità nei servizi di continuità territoriale».