355 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva negli ospedali liguri per rispondere a un eventuale ritorno epidemico del coronavirus in autunno.
Il “piano anti-Covid” è stato presentato oggi pomeriggio a Genova: presenti il presidente della Regione Giovanni Toti, l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, il responsabile prevenzione di Alisa Filippo Ansaldi e il responsabile del dipartimento interaziendale emergenze dell’ospedale San Martino Angelo Grattarola.
Il piano prevede 237 posti di terapia intensiva (35 in più del picco di 202 posti letto occupati del 6 aprile scorso), 118 di semintensiva e 56 di semintensiva convertibili in intensiva. Si punta anche al potenziamento del personale, con 77 assunzioni per monitorare la salute nelle scuole e 75 nuovi infermieri di famiglia. Verrà introdotta anche una squadra Gsat ogni 50 mila abitanti (per un totale di 30 operative in tutta la Liguria), rafforzato il sistema di sorveglianza territoriale e il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare.
Secondo l’assessore Viale, «Il sistema sanitario ligure è pronto ad affrontare qualsiasi scenario» con una macchina ospedaliera organizzata in base «al modello del picco dell’aprile scorso, solo l’ospedale San Bartolomeo di Sarzana nell’Asl 5 in caso di necessità sarà dedicato esclusivamente alla cura del Covid-19».
Inoltre, proprio per ridurre il rischio di confondere il Covid-19 con l’influenza, da ottobre in Liguria partirà in anticipo la campagna di vaccinazione anti influenzale, gratuita per over 60 e bambini dopo i sei mesi.
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