Anche la Liguria è coinvolta nella survey che Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Medicina a misura di Donna, con Cultural Welfare Center e DoRS, lanciano per mappare esperienze, competenze e sensibilità riguardo alla cooperazione tra i mondi della cultura, della sanità e del sociale.
L’indagine, che punta a incrementare il benessere delle persone e delle comunità, rientra nel progetto di ricerca di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del tema “Cultura e salute”. La survey è attiva dal 13 luglio al 10 settembre 2020 sulla piattaforma https://italianonprofit.it/mappatura-cultura-e-salute.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Obiettivo numero 3) pone la salute come uno dei fattori fondamentali per garantire lo sviluppo sostenibile delle comunità. Salute intesa non solo come assenza di malattia, ma anche e soprattutto come benessere e qualità di vita delle persone, in linea con quanto affermato dall’Oms già nel proprio atto costitutivo.
La cultura è in questa direzione una risorsa, come conferma il rapporto 2019 Oms, presentando l’ampiezza di evidenze consolidate dei benefici delle arti e della cultura nella promozione della salute, nei percorsi di cura per i singoli e per la collettività.
La stessa crisi pandemica Covid-19 ha messo in evidenza il contributo della cultura per la salute delle persone e per la coesione sociale. Se in questa drammatica circostanza, seppur nelle diseguaglianze che caratterizzano il Paese, un gran numero di persone non avesse potuto disporre di un’ampia offerta culturale, anche digitale, gli effetti psicologici negativi del lockdown sarebbero stati notevolmente superiori.
Il tema dei cross over culturali, ovvero dell’interazione sistemica della cultura con altri ambiti di policy, inoltre è riconosciuto dalla Nuova Agenda Europea per la Cultura 2030, come uno dei pilastri del ciclo 2021-2027 di programmazione comunitaria.
In questo contesto, per far emergere soggetti, progettualità, competenze e sensibilità in campo, unitamente ai bisogni, prende avvio il progetto di ricerca “Cultura e Salute verso un welfare culturale” affidato alla Fondazione Medicina a Misura di Donna-Mamd, ente con sede all’ospedale S. Anna di Torino, impegnato da dieci anni nella ricerca-azione sul tema. Lo sviluppo dell’indagine poggia sulla collaborazione scientifica di Ccw, Cultural welfare center e DORs, centro di documentazione per la promozione della salute. Partner per la survey digitale la piattaforma italianonprofit.it.
L’indagine
La survey si rivolge a enti pubblici, enti non profit, gruppi informali, istituzioni cognitive e di ricerca, imprese e singoli individui che operano nei contesti sanitari, culturali, sociali, socio-assistenziali ed educativi (a titolo di esempio non esaustivo: artisti, collettivi, APS, ODV, ETS, organizzazioni e istituzioni culturali, compagnie teatrali, associazioni con o senza qualifica di Onlus, etc).
Tra i principali vantaggi per gli enti e operatori che partecipano alla survey, l’inclusione nel primo quadro di riferimento dei progetti attivi nell’area Cultura e Salute in corso sui territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; la segnalazione della propria esistenza come soggetti individuali e/o organizzativi disponibili a far parte una comunità multidisciplinare, un ecosistema a cui partecipano operatori del mondo culturale, sanitario, educativo e socio-assistenziale; l’indicazione di quanto necessario a rafforzare i percorsi, identificando i fattori abilitanti per far fare a progetti pionieristici un salto di scala; la preparazione per la prossima programmazione europea, particolarmente incentrata sui cross over, cioè sulle interazioni sistematiche e sistemiche tra cultura e salute.
Le principali aree di indagine sono Cultura e prevenzione (progettualità che favoriscono la partecipazione attiva dei cittadini, con o senza patologie, alle attività culturali finalizzate al benessere e alla prevenzione offerte dal territorio); Cultura, relazione di cura e medical humanities (progetti culturali di intervento e di formazione che influiscono e migliorano la qualità della relazione di cura e il benessere biopsicosociale di pazienti, professionisti della cura e carer); Cultura per l’umanizzazione dei luoghi della cura (progettualità culturali, come arti visive, architettura, design, musica, arti performative, linguaggi digitali, che operano per trasformare in modo temporaneo o permanente i luoghi fisici di cura nella direzione di una maggiore umanizzazione e di un impatto indiretto sul clima organizzativo e sulla cura); Benessere e cura nei luoghi della Cultura (progettualità di benessere e cura realizzate nei luoghi stessi e integrate nella programmazione delle organizzazioni culturali (musei, teatri, biblioteche, nuovi centri culturali etc.).